Un pomeriggio impossibile da dimenticare. La Roma di Luciano Spalletti chiude il proprio campionato al secondo posto, che vuol dire accesso diretto alla prossima Champions League, grazie alla vittoria al fotofinish per 3-2 contro il Genoa nell'ultima della leggenda giallorossa Francesco Totti. Inutile il poker rifilato dal Napoli di Maurizio Sarri alla Sampdoria a Marassi: gli azzurri finiscono terzi e dovranno passare dai preliminari.
Grandi emozioni ancora prima del calcio d'inizio in uno Stadio Olimpico gremito per l'ultima partita con la maglia della Roma della leggenda giallorossa Francesco Totti. Un mare di applausi per il 'Pupone' con i tifosi che omaggiano il loro beniamino in preda alle lacrime ed all'emozione. Solo fischi (tanti), invece, per Luciano Spalletti. Nemmeno il tempo di cominciare, però, che ci prova il classe 2001 Pietro Pellegri a rovinare la festa della Roma. Dopo appena 3 minuti, infatti, il Genoa passa con la più giovane rete nella storia della Serie A. La Roma non si scompone e al decimo minuto trova il pareggio con Ediz Dzeko, bravo a ribattere in rete la sua stessa conclusione che si era stampata contro il palo. Il primo tempo si conclude senza troppe emozioni. Il momento che tutto il popolo romanista stava aspettando si concretizza al decimo della ripresa quando il capitano prende il posto di Salah per la sua 619esima presenza in giallorosso. A fare impazzire il pubblico di casa, però, ci pensa Daniele De Rossi che ad un quarto d'ora dalla fine segna la rete del 2-1 che riporta la truppa di Luciano Spalletti al secondo posto in classifica. Un'illusione che dura solo una mezza manciata di minuti per la squadra capitolina: la doccia gelata porta la firma di Lazovic che approfitta della mancata uscita di Szczesny per marcare le rete del 2-2. La Roma si riversa tutta in attacco, scoprendo il fianco al contropiede del Grifone, ma, come in tutte le favole che si rispettino, non può mancare il lieto fine. In pieno recupero, Diego Perotti, in mischia, approfitta della spizzata di Dzeko e realizza la rete che lancia i giallorossi al secondo posto che vuol dire accesso diretto alla prossima Champions League.
Il Napoli parte forte a Marassi con la squadra di Giampaolo che concede troppo campo agli uomini di Sarri. Gli azzurri non sembrano però avere la solita cattiveria sotto porta con Puggioni che si supera in un paio di occasioni sulle conclusioni di Mertens in avvio e di Insigne poco dopo la mezz'ora. Il gol per il Napoli è nell'aria ed arriva puntuale al 36esimo minuto quando un errorraccio della retroguardia blucerchiata regala un pallone invitante a Mertens che calcia in rete superando Puggioni. La Samp inizia a ballare in difesa e così Lorenzo Insigne ne approfitta per realizzare un gol capolavoro che manda le squadre all'intervallo sul 2-0. Al rientro in campo bastano 4 minuti alla squadra di Sarri per blindare il risultato: al 49esimo Marek Hamsik, servito da Callejon, supera Puggioni per la terza volta e, di fatto, chiude la questione. Il gol di Quagliarella un minuto più tardi serve solo rendere meno amaro il parziale per i padroni di casa. Al 66esimo minuto il Napoli cala il poker con la rete di Callejon che con un diagonale potente e preciso non dà scampo al portiere della Samp. La reazione d'orgoglio degli uomini di Giampaolo porta la firma di Ricky Alvarez che al 90esimo infila per la seconda volta Pepe Reina dopo un ottimo spunto individuale. A spegnere i sogni e le speranze del pubblico partenopeo, però, ci pensa la notizia della rete di Perotti che condanna gli uomini di Sarri al terzo posto in classifica ed al passaggio forzato per i preliminari di Champions.