Zero tiri in porta, e di fatto una pericolosità offensiva ridotta a un misero lumicino: il Cagliari ha vissuto una serata decisamente complicata contro l'Inter, non riuscendo mai a concludere nello specchio della porta e faticando tremendamente a proporsi dalle parti di un Handanovic arrivato a 400 presenze in Serie A. Numeri che nascono dalla grande partita dei nerazzurri, passati in vantaggio con la punizione laterale di Cancelo e finiti in totale controllo del match grazie alle reti di Icardi, Brozovic e Perisic, ma anche da alcune scelte di Diego Lopez.
Il tecnico uruguagio, vista anche l'assenza di una pedina fondamentale come Barella, ha preferito far riposare alcuni big e schierato giocatori meno impiegati come Giannetti, l'acquisto invernale Damir Ceter (ex Independiente Santa Fé) e il rispolverato Cossu: il tecnico centrocampista sardo ha giocato così per l'ultima volta in carriera a San Siro, visto che è tornato al Cagliari per vestire nuovamente questa maglia e chiudere il suo percorso calcistico, ma non è sembrato a suo agio nel ruolo di regista e ha contribuito alla debacle sarda. Cagliari senza tiri in porta in 90' più recupero, e un record eguagliato: non accadeva dal gennaio 2014, e da un Roma-Genoa terminato con un rotondo 4-0 per i giallorossi. Allora toccò al Grifone stare a guardare senza riuscire a rendersi pericoloso, stavolta al Cagliari: un record tutto rossoblù, e certamente un primato non invidiabile per una società.