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Colpaccio esterno del Genoa sulla Lazio. I rossoblù vincono in rimonta una partita dai due volti: il primo tempo è tutto di marca biancoceleste, con la squadra di Reja che passa in vantaggio già all'11' con Sculli e che potrebbe dilagare. Nella ripresa Malesani trova le contromisure e i biancocelesti calano vistosamente, e allora ecco il pareggio di Palacio al 54' e il vantaggio di Kucka al 71'. Genoa che ora sale a quota 4 punti, mentre la squadra Roma è ancora ferma a 1.
Reja sceglie il solito modulo, il 4-2-3-1, preferendo Matuzalem a Ledesma e con Sculli che sostituisce l'infortunato Mauri. Malesani risponde con un 4-3-1-2 con Seymour a centrocampo e Veloso avanzato di qualche metro dietro a Palacio e Caracciolo. In difesa Dainelli sostituisce l'infortunato Bovo.
I primi venti minuti sono tutti all'insegna di Miroslav Klose. Il tedesco al 5' minuto, tutto solo davanti a Frey, spreca incornando a lato. L'ex bomber del Bayern Monaco, però, si rifà all'11, quando scende sulla destra bruciando Kaladze e serve Sculli per il più facile dei gol. Dieci minuti più tardi è ancora Klose che taglia mezza difesa rossoblù sulla sinistra e serve all'indietro Cissè, ma il tiro del francese esce di pochissimo. Il Genoa è intontito, e non riesce a pungere la retroguardia biancoceleste. Veloso e Constant non riescono a trovare la posizione in campo, mentre Palacio non si intende con Caracciolo.
La mossa rossoblù arriva al ritorno delle squadre dopo l'intervallo. Malesani inserisce l'esordiente Jorquera al posto di un deludente Constant. Proprio il cileno, al 54', si inventa una serpentina e serve in profondità Palacio che, tutto solo, trafigge Marchetti di esterno destro. Lazio in bambola e Genoa vicina al raddoppio con Caracciolo. Reja corre ai ripari e inserisce Ledesma al posto di uno spento Hernanes, ma al 71' è il Genoa a passare. Kucka chiede e ottiene l'uno-due a Palacio, supera Marchetti in uscita e deposita in rete per il 2-1. Come a San Siro la squadra biancoceleste non sembra reggere ritmi alti per tutto il match, e negli ultimi venti minuti si spegne, con la migliore occasione all'ultimo secondo dei 7 minuti di recupero, quando Diakitè anticipa tutti su un traversone di Ledesma, ma il suo colpo di testa esce alto.