Giornata molto importante quella di oggi per il futuro del calcio italiano: si attendono novità nelle prossime ore ma intanto ci sono aggiornamenti da segnalare
L’Assemblea della Lega di A ha ribadito la volontà “unanime” di portare a termine la stagione interrotta per l’emergenza Coronavirus. Come nell’ultima riunione, quella del 21 aprile, i club si trovano tutti concordi. Anche i più scettici che però hanno ribadito la necessità di rispettare rigorosamente certe indicazioni nel rispetto della salute di tutti i protagonisti. La posizione dell’Assemblea è ribadita 24 ore dopo le parole del ministro dello Sport Spadafora, che aveva sottolineato l’esigenza di trovare un protocollo medico univoco. Altrimenti sarebbe stato il governo stesso a dichiarare chiusa la stagione. Sempre ieri il presidente di Lega Dal Pino aveva specificato la massima condivisione di idee con il governo e ribadito la volontà dei club di tornare a giocare o altrimenti di rimettersi alle decisioni governative. I club sono esattamente sulla stessa linea del presidente.
La Lega Serie A, poi, ha risposto con un comunicato, ammettendo la totale disponibilità ad un confronto e dialogo costruttivi e collaborativi con il Governo, sottolineando appunto come tutti i 20 club di Serie A abbiano intenzione di portare a termine la stagione, smentendo di fatto ciò che il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora aveva contrariamente dichiarato qualche giorno fa. Intanto l'Emilia Romagna ha disposto un'ordinanza che permette ai club (SPAL, Sassuolo, Bologna e Parma) di aprire i propri centri sportivi e permettere l'allenamento ai propri tesserati, andando però a scontrarsi con la delibera governativa che permetteva agli atleti di allenarsi nei parchi ma non nelle strutture dei club. Il Parma, tra l'altro, ha già fatto sapere di non permettere ai giocatori di allenarsi ma di aspettare l'ok del protocollo medico-sanitario del Governo. In attesa di un nuovo punto di incontro tra Governo e mondo del pallone, la Serie A tende una mano in segno di pace per provare a collaborare, anche se i segnali circa la ripresa del torneo siano non del tutto positivi. Ma molto cambierà se il Governo deciderà di fare un passo indietro e permettere alle squadre di far allenare i giocatori dal 4 maggio. D'altronde, spostare la data dal 4 al 18 maggio cambia e non poco le prospettive del calcio, italiano ed europeo. La Serie A e i club, per ora, aspettano segnali dal Governo.