Genoa micidiale tra le mura amiche: col gol di Floro Flores condanna il Palermo alla quinta sconfitta di fila. Genoa e Palermo, reduci rispettivamente da due e quattro sconfitte consecutive, avevano un solo obiettivo: riscattarsi. Alla fine - e con merito - ci sono riusciti i rossoblù, che hanno capitalizzato al meglio con Floro Flores la più netta occasione da rete di tutta la partita. Ma per mister Cosmi non tutto il male viene per nuocere: nonostante la sconfitta, il Palermo di oggi è apparso squadra determinata, ben costruita e in grado di far male. Se mai l'allenatore umbro può lamentarsi per le moltissime occasioni sprecate nel corso della gara. Ma procediamo con ordine.
Gli ospiti, schierati con il 3-4-1-2, vedono Pastore agire alle spalle delle punte Miccoli ed Hernandez. Il Genoa risponde con il classico 4-4-2: Kucka gioca al posto dell'acciaccato Milanetto, Konko è l'esterno destro al posto di Rafinha. Sin dall'inizio si capisce che sono i rossoblù a voler condurre le danze: pochi secondi dopo il fischio d'inizio, lancio per Palacio che a due passi da Sirigu controlla un bel pallone servito da Kaladze, ma Munoz recupera in extremis. I rosanero ci mettono qualche minuto a riprendersi dallo shock iniziale, ma poi iniziano a pungere soprattutto col mobilissimo Hernandez, che al 9' costringe Kaladze agli straordinari. La risposta del Genoa è affidata a Floro Flores che al 12' scatta sul filo del fuorigioco e serve Palacio che, dall'angolo destro dell'area lascia partire un gran tiro. Ma Sirigu è in forma e si esibisce in una parata da applausi. Il Palermo manovra bene, ma a tanta quantità in possesso palla non corrisponde altrettanta qualità, complice la giornata da dimenticare di Pastore e l'isolamento di Miccoli, tenuto a bada dalla difesa del Genoa.
Nella ripresa il Palermo parte in quarta: al 48' Hernandez arriva vicinissimo al gol del vantaggio, ma il suo diagonale esce di pochissimo alla destra di Eduardo. Al 60' Pastore giustifica la sua partecipazione all'incontro lasciando partire un bellissimo tiro da fermo che costringe Eduardo alla parata in tuffo. I rossoblù prendono lentamente ma inesorabilmente in mano la gara: Veloso e Kucka sono inarrestabili, Palacio è contenuto a stento dalla pur impeccabile retroguardia palermitana. Cosmi tenta di dare più peso all'attacco inserendo Ilicic al posto dell'evanescente Miccoli, ma la mossa non sortisce alcun effetto. Al 63' punizione di Veloso in mezzo all'area, Konko sfiora di testa e Sirigu compie un altro miracolo.
Al 77', dopo che Darmian aveva sfiorato l'autogol sull'angolo del solito Veloso, prendendo una clamorosa traversa, Palacio si trova a tu per tu con Sirigu: il portiere respinge con un riflesso da campione, Floro Flores si fa trovare pronto all'appuntamento col gol e insacca la più facile delle ribattute. Cinque minuti dopo il Palermo ha un'occasione d'oro per pareggiare: Pastore tocca il secondo pallone della sua partita e libera il neoentrato Pinilla solo di fronte a Eduardo, ma l'attaccante è poco lucido e sbaglia il pallone che virtualmente sancisce la fine delle velleità rosanero di rimonta.