GUARDA I GOL E GLI HIGHLIGHTS DEL MATCH
RIVIVI LE EMOZIONI DEL MATCH: CRONACA, PAGELLE E TABELLINO
La Juventus vince anche a San Siro e procede in vetta alla classifica. Il 2-1 all'Inter è la conferma di uno stato di forma esemplare e, più importante, della crescente consapevolezza nei propri mezzi: i bianconeri sanno di poter lottare per lo scudetto e giocano con lucidità e autorevolezza. I punti sono 19 in 9 partite, due in più del Milan. Nerazzurri al tappeto, al quinto ko in campionato e inchiodati in zona retrocessione.
Il primo tempo del duello tra le due grandi antagoniste del calcio italiano è un concentrato di emozioni. Perché l'Inter ha voglia di attaccare, con Maicon indiavolato a destra e Pazzini mobilissimo in avanti. Solo che i nerazzurri dietro sono pieni di buchi, e la Juventus - perfetta negli inserimenti - va a nozze. Cambiasso sfiora la rete con un destro volante al 4', ma poco dopo è già vantaggio Juve: sul cross basso di Lichtsteiner, Matri brucia Lucio e ci mette la zampa. Il miracolo di Castellazzi è inutile perché la palla finisce sui piedi di Vucinic, che insacca. Inter alle corde e Matri per due volte vicinissimo al raddoppio. D'improvviso la squadra di Ranieri si risolleva e trova il pari: destro violento di Maicon, la leggera deviazione di Bonucci sorprende Buffon, comunque non perfetto. Nemmeno il tempo di esultare e la Juve va di nuovo avanti al 33': Marchisio e Matri dialogano in libertà al limite dell'area, il numero 8 infila il piatto all'angolino. Al 40' episodio contestato: Marchisio, pescato da Pirlo in mezzo all'area, supera Castellazzi con un pallonetto e subisce un chiaro fallo da rigore. Per Rizzoli il mediano aveva già tirato, il penalty non c'è.
Nel secondo tempo Ranieri inserisce una punta per Zarate: non è Milito - che resterà in panchina fino alla fine - ma Castaignos. La ripresa è molto meno spettacolare, con l'Inter che sale a folate, sospinta più dall'orgoglio che dalla tecnica. E con la Juve che si difende senza sbavature e tenta di pungere in contropiede. Sneijder esce per un acciacco e la luce si spegne. Così le occasioni migliori capitano nel finale a Estigarribia, su cui Castellazzi compie una prodezza di piede, e a Del Piero, che strozza il diagonale. Il triplice fischio consacra Conte e condanna Ranieri: ora sono 11 i punti di differenza tra i due. Il campionato sarà appena iniziato, ma il match di San Siro ha già dato tante risposte.
RIVIVI LE EMOZIONI DEL MATCH: CRONACA, PAGELLE E TABELLINO