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I Top della 31.a giornata
PATO (MILAN) Il derby contro l'Inter lo vince lui. Una doppietta storica, visto che un rossonero non segnava una doppietta in una stracittadina dal 2001. Subito in gara, segna dopo 47 secondi, si fa trovare al posto giusto nel momento giusto.
CAVANI (NAPOLI) Ancora una tripletta, raggiunge quota 25 reti in campionato e a soli 24 anni si guadagna di diritto un posto nella storia del Napoli. Non è Maradona, ma se il Napoli può ancora credere nel sogno scudetto a sette giornate dal termine gran parte del merito è di questo straordinario attaccante. Rapace sul primo gol, freddo dal dischetto, astuto quando supera Muslera con il pallonetto che infiamma il San Paolo.
STORARI (JUVENTUS) Tre parate strepitose nel primo tempo regalano la vittoria ai bianconeri sul campo della Roma. Attento e preciso nelle uscite. Il miglior secondo portiere del campionato. Come l'anno scorso si esalta con la sua squadra del cuore e gli nega la gioia della vittoria.
I Flop della 31.a giornata
LEONARDO (INTER) Sbaglia la formazione. Sceglie le tre punte al posto del rombo, ma i suoi giocatori lo interpretano malissimo. Troppo spazio tra i reparti e squadra lunga. La sua ex squadra gli ha giocato un brutto scherzo. E con questo di derby da allenatore ne ha persi tre su tre.
BALZARETTI (PALERMO) Prende un colpo in avvio che lo condiziona per tutta la gara. Scellerato il suo retropassaggio di petto che porta in vantaggio il Catania, anche se poi è sua la conclusione più pericolosa per i rosanero nel derby siciliano.
MARINO (PARMA) La sua squadra attacca a testa bassa, ma dimentica che ci sono anche gli avversari da marcare in fase difensiva. Certo, sciupando di meno la gara contro il Bari avrebbe avuto ben altro esito. E il tecnico paga la sconfitta con l'esonero.