Serie A, tutte le panchine: ecco cosa cambia

Pubblicato il 1 giugno 2015 alle 14:53:39
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

La Serie A 2014-15 va in archivio coi suoi verdetti, per le società è tempo di bilanci. Sono tante le squadre che hanno già deciso di cambiare allenatore in vista della prossima stagione: 7 su 20, per la precisione. Milan, Napoli, Fiorentina, Sampdoria, Udinese, Empoli e Atalanta dovrebbero affidarsi quasi certamente ad una nuova guida tecnica, e allora sembra opportuno setacciare quelli che al momento sembrano i possibili scenari.

MILAN

Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno scelto Carlo Ancelotti, il corteggiamento spietato della scorsa settimana ne è la dimostrazione. I dubbi, in questo caso, sono tutti dell'ex tecnico del Real Madrid, che nei prossimi giorni dovrebbe dare una risposta definitiva alla società rossonera. E' molto probabile che arrivi un no, a quel punto Galliani dovrebbe trovare una credibile alternativa: in pole position al momento c'è Sinisa Mihajlovic, che ha lasciato la Sampdoria. Per il serbo sarebbe tramontata la pista Napoli, il ritorno a Milano (sull'altra sponda del naviglio) è un'ipotesi da non scartare. Occhio ad Antonio Conte: qualora dovesse decidere di dimettersi dalla guida della Nazionale (ipotesi poco realistica) diventerebbe il candidato numero uno. Ultime due opzioni al risparmio: la permanenza di Pippo Inzaghi o la promozione di Cristian Brocchi. Entrambe da non scartare.

NAPOLI

Dopo la delusione per il mancato approdo in Champions e l'addio a Rafa Benitez, il presidente Aurelio De Laurentiis è volato in Spagna per cercare di convincere Unai Emery del Siviglia a trasferirsi sotto il Vesuvio. L'esperienza con Benitez è piaciuta parecchio al presidente del Napoli, nonostante il triste epilogo di stagione. De Laurentiis vuole proseguire nel solco del futuro tecnico del Real, con un tecnico di mentalità europea e abituato a giocare (e vincere) nelle competizioni continentali. Sarà dura, però, strappare emery al Siviglia. Le alternative? Tramontata l'ipotesi Mihajlovic, attenzione a Vincenzo Montella. E a Luciano Spalletti.

FIORENTINA

Montella, appunto. Nei prossimi giorni l'Aeroplanino prenderà la sua decisione: restare a Firenze o mettersi sul mercato. Su di lui c'è il forte interesse di Milan e Napoli, che però devono ancora schiarirsi le idee e vagliare diverse ipotesi. Ecco perché Montella potrebbe anche decidere di restare a Firenze per mancanza di alternative. Il finale di stagione è stato piuttosto deludente, al momento il tecnico è privo di stimoli e ha bisogno di ricaricare le batterie. Difficile stilare una lista di possibili successori, anche perché i Della Valle contano ancora su Montella. Ci viene in soccorso la logica: Roberto Donadoni, Maurizio Sarri e Walter Mazzarri, che aspetta un'offerta allettante per tornare in pista. Ma non si possono escludere sorprese.

SAMPDORIA

Massimo Ferrero ha detto addio a Sinisa Mihajlovic e ha già individuato il suo successore. Si tratta di Walter Zenga, pronto a tornare in Italia dopo un lungo esilio dorato ad Abu Dhabi. A Genova, dove ha già vissuto due anni da protagonista tra il 1994 e il 1996, l'Uomo Ragno cercherà di ripetere le ottime annate vissute da allenatore tra Catania e Palermo. Ma Ferrero è imprevedibile e finché l'accordo non è sancito non si può stare sicuri. Non è opportuno, al momento, cercare alternative ad una trattativa che sembra ben avviata verso la conclusione. Da monitorare, per ora, ci sono solo le situazioni relative a Maurizio Sarri e a Paulo Sousa, tecnico del Basilea.

UDINESE

Udine programma come al solito in largo anticipo e ha già deciso per un totale cambio di rotta: addio ad Andrea Stramaccioni, al suo posto ci sarà Stefano Colantuono. L'ex tecnico dell'Atalanta ha già firmato da più di una settimana, il nuovo progetto tecnico dei friulani ruoterà attorno a lui. Resta da capire soltanto quale sarà il futuro di Stramaccioni, che ha acconsentito alla rescissione consensuale ma potrebbe ritrovarsi spiazzato di fronte al mercato e alla mancanza di proposte. Niente Sassuolo per lui, visto il rinnovo di Eusebio Di Francesco. E se il futuro di Strama fosse proprio a Bergamo?

ATALANTA

Edi Reja ha fatto il suo dovere, portando i bergamaschi ad una salvezza più tormentata del previsto ma comunque raggiunta con due giornate d'anticipo. Ora tocca al presidente Percassi e a Pierpaolo Marino pianificare il futuro, decidendo in primis se ripartire dall'ex tecnico della Lazio o se puntare su un allenatore giovane e di prospettiva. In molti puntano le proprie fiches su Pippo Inzaghi: la sua deludente avventura a Milano sembra conclusa, Bergamo potrebbe essere una piazza su misura per ripartire e mettere in mostra le sue qualità. C'è anche l'opzione Stramaccioni, in uscita da Udine e pronto a tuffarsi in una nuova avventura. Ma in questo momento il favorito resta sempre Reja.

EMPOLI

Allo stesso modo, anche l'Empoli sembra orientato a confermare sulla panchina Maurizio Sarri, che dopo la splendida stagione appena terminata ascolta e valuta i vari progetti delle corteggiatrici. Sono Fiorentina e Sampdoria le più interessate al tecnico napoletano, ma nessuna delle due ha ancora chiaro il futuro. Situazione in piena evoluzione, dunque, con il Milan che nelle ultime settimane sembra essersi defilato. Su chi punterebbe l'Empoli in caso di addio a Sarri? Due i nomi: Marco Giampaolo, attualmente alla Cremonese ma già con una discreta esperienza in Serie A, e Roberto De Zerbi, autore di un'ottima stagione con il Foggia in coppia con Giuseppe Brescia.

ROMA E INTER

Da monitorare con molta attenzione anche le situazioni di Rudi Garcia a Roma e di Roberto Mancini all'Inter. Le frizioni degli ultimi giorni con la società adombrano qualche dubbio sulla permanenza del tecnico francese nella capitale. Sabatini, però, non ci pensa: "Non abbiamo alcuna intenzione di cambiare allenatore, si riparte da Garcia". Il ds giallorosso non pensa ad alternative, l'unico nome sul suo taccuino è quello di Walter Mazzarri. Capitolo Inter: Thohir vuole tenere Mancini, Mancini dice di voler restare a Milano. Molto, però, dipenderà dal mercato: qualora gli acquisti non fossero soddisfacenti, non è da escludere un addio in stile Antonio Conte. E a quel punto i nerazzurri dovrebbero cambiare nuovamente guida tecnica.