L'Avellino torna al successo dopo due ko consecutivi andando a imporsi al Del Duca sull’Ascoli per 4-3 al termine di una sfida vibrante. La prima affermazione esterna del 2016, sancita dalle reti di Mokulu (10’ e 17’), Insigne (64’) e Castaldo su rigore (88’) che vanificano quelle bianconere di Jankto (24’) e Cacia (39’ e 43’), consente alla compagine irpina di risalire al decimo posto della graduatoria con 43 punti all’attivo. S’interrompe a cinque la striscia di risultati utili consecutivi interni dell’Ascoli che in classifica resta ferma a quota 35.
Devis Mangia deve ancora far ancora a meno di Pecorini e Mengoni ma può contare sui rientri di Giorgi e Milanovic. Il tecnico bianconero propone un 3-5-1-1 che in fase offensiva prevede Jankto in appoggio a Cacia unica punta. Sul fronte opposto Attilio Tesser privo di Bianco e D’Angelo si affida al collaudato 4-3-1-2 con Insigne a sostegno del tandem d’attacco composto da Mokulu e Castaldo.
L’avvio di gara è decisamente favorevole all’Avellino. Al 10’ Mokulu, servito splendidamente in verticale da Insigne, porta in vantaggio gli ospiti superando con freddezza Lanni in uscita. Passano sette minuti e l’Avellino raddoppia: Insigne guadagna con bravura il fondo a sinistra e serve a Mokulu un pallone che chiede solo di essere sospinto in rete. L’Ascoli accorcia le distanze al 24’ con Jankto che con una precisa conclusione dal limite dell’area ribadisce alle spalle di Frattali un tentativo di Canini respinto dal palo. I padroni di casa pervengono al pareggio al 39’ con Cacia che approfitta di un errore di Biraschi. Il complesso di Mangia insiste e al 43’ si porta addirittura in vantaggio: Cacia, lanciato da Cinaglia, elude con un bel movimento l’intervento di due difensori ospiti e realizza con una girata di sinistro.
In avvio di ripresa Cacia non riesce a sfruttare al meglio un errore di Migliorini facendosi respingere il suo tentativo da distanza ravvicinata da Frattali. L’Avellino cresce con il passare dei minuti ed al 64’ agguanta il 3-3 con Insigne che, liberato al limite dell’area da una sponda aerea di Castaldo, trafigge Lanni con una precisa conclusione di sinistro. Il confronto si decide a due minuti dal termine: il direttore di gara decreta un rigore per l’Avellino per un fallo di mano di Mitrea: Castaldo si presenta sul dischetto e realizza facendo esplodere di gioia il settore occupato dai 500 tifosi al seguito della compagine irpina.