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L'Ascoli pareggia 1-1 in rimonta contro il Vicenza. Forse un risultato preventivabile per due squadre alla ricerca di una loro dimensione reale. L'Ascoli avrebbe voluto dare continuità alla vittoria della seconda giornata a Gubbio e arrivare ad un passo da quota zero ma si deve accontentare anche perché il Vicenza ha cercato gagliardamente di conquistare il primo punto della stagione. La condizione fisica e alcuni automatismi sembrano da rivedere, la stagione è ancora lunga e Castori e Baldini hanno l'esperienza per gestire due organici con elementi interessanti.
Al Del Duca i bianconeri di casa sperano di dare continuità alla vittoria di Gubbio per tirarsi fuori dal pantano della penalizzazione. Vicenza che invece è ancora a quota zero, spera di smuovere le acque. Sin dai primi minuti sono proprio i vicentini a sembrare più in palla e attaccano con lucidità sfruttando l'ottima vena di Misuraca che sulla destra sfugge sistematicamente a Ciofani. La prima volta viene steso dal difensore ascolano, ammonito da Pinzani. Al 38' minuto ancora il numero 6 biancorosso sfugge alla difesa dell'Ascoli e serve alla perfezione Abbruscato, che da due passi non può che mettere dentro. La prima frazione non vede una reazione convinta dell'Ascoli e il Vicenza controlla con facilità fino al fischio di Pinzani dopo un minuto di recupero.
Castori striglia i suoi e azzecca il cambio che trasforma l'Ascoli sin dal primo minuto della ripresa. Romeo al posto di Beretta è la mossa vincente. Subito chiamato in causa il numero 9 bianconero, a cui viene chiesto di mostrare tutta la sua freddezza per trasformare un rigore concesso al 5'. Papa Waigo colpisce di testa un pallone buttato in mezzo da Gazzola e trova la mano di Paro, l'arbitro concede il penalty. Romeo non fallisce col destro, sfera da una parte portiere dall'altra. L'uno a uno rivitalizza l'Ascoli che si rende ancora pericoloso con lo stesso Romeo, che di testa anticipa tutti e mette i brividi a Frison al 62'. I padroni di casa tengono il pallino del gioco fino a dieci minuti dal termine ma prima un problema per Ciofani, colpito al volto, e poi un attacco di crampi per Sbaffo, costretto a lasciare in dieci i bianconeri, invertono l'inerzia dell'incontro.
Il Vicenza prova sfruttare gli ultimi minuti di superiorità numerica e la freschezza del giovane Bariti. Il risultato forse accontenta entrambe e dopo cinque minuti di recupero arriva il fischio finale.
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