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Al Bentegodi finisce 1-1 la sfida tra Verona e Sampdoria. Entrambe le reti nel primo tempo: blucerchiati in vantaggio con un rigore (dubbio) trasformato da Pozzi, i veneti replicano con Gomez.
Tornano ad affrontarsi in Serie B dopo 3055 giorni Verona e Sampdoria: l'ultimo confronto risaliva al 25 maggio 2003, sempre al Bentegodi, giusto una settimana dopo i festeggiamenti doriani per la ritrovata Serie A; fu 0-0, ma era assolutamente un'altra storia. Non c'è Bjelanovic tra gli scaligeri, sostituito da Ferrari che si avvale della collaborazione di D'Alessandro e Gomez: questa la scelta di un Mandorlini che non ha mai battuto la Samp (2 pareggi e 2 sconfitte). Due assenze di assoluto rilievo tra i doriani - il nazionale argentino Romero e capitan Palombo -, che ritrovano però Gastaldello e Pozzi dal primo minuto. Il tutto per un Atzori che vuole risollevarsi dopo lo schiaffo di Bianchi nell'anticipo di venerdì scorso ed anche per continuare la mini-striscia positiva anti-Verona (2 vittorie su 2 ai tempi di Ravenna in C1).
Dopo un primo quarto che scivola via senza sussulti, il momento-clou è al 17': Maietta tocca Semioli in area, Velotto fischia e gli scaligeri (compresi quelli sugli spalti) s'infuriano; Pozzi non si fa intenerire e batte Rafael con un poderoso destro sotto la traversa. La reazione veronese è veemente: Ferrari ci prova dopo un prolungato contrasto con Volta, ma la mira giusta è trovata da Gomez che si avvita in modo perfetto sul traversone invitante di Abbate da destra: 1-1. Ultime emozioni regalate da Pozzi su cross di Castellini e da Hallfredsson che spara una punizione direttamente in porta trovando però i guantoni di Da Costa.
La ripresa è, per mezz'ora, un monologo gialloblu, con le sfuriate di Abbate e Scaglia sulle fasce, cui si somma la facilità di arrivare al traversone per la testa di un Ferrari che, per fortuna di Gastaldello e compagni, non sfrutta. Hallfredsson ci prova allora col suo sinistro, ma Da Costa c'è; poi ancora l'islandese crossa per Gomez che schiaccia troppo la conclusione. L'unico lampo doriano nasce per merito di un caparbio Laczko, ma poi il sinistro di Piovaccari va a spegnersi fuori dallo specchio.
Tutto sommato un pari giusto, anche se il Verona si è fatto preferire a partire dal penalty (dubbio) realizzato da Pozzi: buone nuove per Mandorlini, ed ora sotto col Torino per continuare a stare nella parte sinistra della graduatoria; per la Samp un brodino dopo l'amaro anticipo di venerdì e in attesa di un Sassuolo bloccato oggi dal Pescara.
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