Il Cesena rischia di sparire dal panorama della cadetteria italiana: fino a ieri sembravano solo dicerie senza fondamento, mentre quest'oggi il fallimento del club romagnolo diventa un'ipotesi drammaticamente concreta, con uno scenario che ricorda molto quello del Modena. Colpa degli eccessivi debiti del club, che allo stato attuale delle cose non consentirebbero al club bianconero di superare le verifiche della FIGC e adempiere agli obblighi richiesti dal nuovo regolamento federale: nella fattispecie, il Cesena ha maturato un debito verso l'erario di 32mln complessivi, che andrebbe ridotto e rateizzato per consentire al club di potersi iscrivere al prossimo campionato e a quelli futuri.
Il Cesena aveva presentato all'Agenzia delle Entrate un piano di risanamento nel quale si chiedeva lo sconto del debito a 20mln e una comoda rateizzazione in vent'anni (1mln l'anno, dunque) per risanarlo del tutto, ma l'istituto governativo ha detto no, rifiutando in toto la proposta della società presieduta dalla famiglia Lugaresi. Lugaresi stesso ha annunciato il no dell'Agenzia delle Entrate alla proposta del Cesena, lamentandosi in una lunga lettera di come questa decisione stia mettendo a rischio posti di lavoro e rischiando di lasciare sul lastrico le famiglie dei dipendenti societari, dai magazzinieri ai segretari ai giocatori. Il Cesena rischia seriamente il fallimento entro fine mese, e di perdere una categoria che aveva difeso strenuamente col ritorno in panchina di Fabrizio Castori, subentrato a Camplone e accorso al capezzale del club che aveva riportato in Serie B. E così, le prossime settimane saranno decisive per il futuro della società romagnola, che allo stato attuale delle cose non potrebbe iscriversi al campionato: a quel punto, andrebbe stilata una graduatoria che comprenderebbe le retrocesse e il Siena sconfitto nella finale playoff della Serie C, per decidere chi ripescare. Con l'Entella favorito in quanto squadra sconfitta nel playout per mantenere la categoria.