Nella prima gara del girone di ritorno, il Como ottiene una vittoria casalinga fondamentale, riuscendo a battere per 1-0 il Perugia, grazie alla rete segnata al 36’ da Ganz. Per gli uomini di Festa arriva il secondo successo consecutivo, dopo quello contro la Salernitana prima della sosta, mentre la squadra di Bisoli non riesce a vincere la terza gara di fila e rallenta nella rincorsa alla zona playoff.
Come era lecito aspettarsi, però, è il Perugia a fare la partita sin dall’inizio e a sfiorare il vantaggio già al 5’, quando Spinazzola arriva sul fondo a sinistra e tenta un tiro-cross che va colpire la traversa, con Scuffet già scavalcato dalla traiettoria. Un minuto dopo, Parigini si libera, sempre sulla sinistra, e calcia in diagonale col mancino, costringendo il portiere avversario a respingere coi pugni. Ma la squadra di Festa cresce col passare dei minuti e trova addirittura il vantaggio al 36’: Jakimovski ruba palla sulla sinistra e mette al centro un cross perfetto, sul quale Ganz stacca di testa con ottima scelta di tempo e manda la palla sotto l’incrocio, battendo l'incolpevole Rosati per il gol dell’1-0. Settima rete in campionato per l'ex attaccante di Milan e Barletta.
Nella ripresa, sulla scia del primo tempo, partono meglio i padroni di casa, pericolosi al 49’ con un tiro in girata di Gerardi, deviato sul fondo da Volta, e, un minuto dopo, con Barella, che manda a lato di un soffio un destro a giro dal vertice sinistro dell’area. Il Perugia si rivede solo al 57’, quando Belmonte calcia una punizione dai venti metri, ma il suo destro violento esce a lato della porta di Scuffet. Nel finale gli ospiti si gettano in avanti, ma il Como si chiude bene e concede davvero poco alle iniziative avversarie, riuscendo addirittura a sfiorare il 2-0 nel recupero con Pettinari, che però trova la parata di Rosati a respingere il suo diagonale mancino. Esulta la squadra di Festa, che si porta a meno sei dal quartultimo posto, battendo un Perugia poco concreto in avvio e troppo spento nella ripresa. Ko per gli uomini di Bisoli, che rimangono inchiodati a quota 30 punti.