L'Avellino ha presentato un ricorso al TAR del Lazio e alla giustizia ordinaria, chiedendo la sospensiva del provvedimento di esclusione dalla Serie B per poter disputare le prime giornate, ma il tribunale ha opposto un netto diniego: finisce qui dunque la corsa del club irpino, che è definitivamente fuori dal campionato cadetto e dovrà ripartire da zero a 10 anni di distanza dall'ultimo fallimento targato-Pugliese. L'Avellino, che ha perso quattro ricorsi consecutivi, ora proverà a ripartire dalla Serie D: per farlo, Taccone dovrà dichiarare estinta l'attuale società e ripartire con una nuova denominazione sociale, iscrivendosi così nei dilettanti. Il rischio è quello di lasciare la città senza calcio, ma il Comune e Taccone stesso cercheranno di evitare questa drammatica soluzione.