C'è qualche rammarico in più nel Brescia, dopo la gara pareggiata 0-0 con il Palermo. La squadra lombarda ha infatti meritato qualcosa in più in una gara comunque combattuta. A negare la gioia ai biancazzurri sono stati prima il palo colpito da Machin e poi una super parata di Pomini, neo-acquisto dal Sassuolo. A penalizzare i siciliani sono state però le troppe assenze: 8 sono infatti i giocatori rosaneri impegnati con le nazionali.
Una gara comunque equilibrata con un primo tempo in cui il Brescia ha costruito più azioni da gol. Accade tutto in una manciata di minuti, dopo aver passato i primi 20 a studiarsi e ad accennare solo qualche timido attacco. A prendere per primi l'iniziativa sono stati i lombardi: Cortesi calcia da buona posizione ma Pomini si supera negando la prima, di molte, reti al Brescia.
Il portiere si deve ripetere, infatti, pochi minuti dopo, miracolando su un colpo di testa di Caracciolo. Per dovere di cronaca va segnalata anche l'unica vera occasione da gol, se così si può chiamare, costruita dal Palermo nel corso della prima frazione con un tiro-cross su punizione di Embalo, alzata sopra la traversa da Minelli. Nella ripresa si cambia campo ma non la sostanza con ancora i biancazzurri a essere più pericolosi. Il solito carracciolo è una spina nel fianco dei palermitani ma ad andare più vicino al gol è Machin che, su un rapido contropiede, spaventa i rosanero con un tiro sul palo. Il Palermo ha la solita reazione guidata dall'intraprendenza di Morganella che, trovatosi in buona posizione, ci prova di destro da fuori area non trovando fortuna e gloria. Pomini in un altro paio di occasioni è costretto a sporcarsi i guantoni, salvando un Palermo in grande emergenza, con ben 8 giocatori in nazionale. Può comunque festeggiare il Brescia per aver conquistato un punto preziosissimo contro una delle corazzate della serie cadetta.