L'avvio di match è esplosivo: la partita si sblocca già dopo 5 minuti. Ciofani interviene con il braccio in area dopo una parata di Bardi, e Baroni assegna il rigore. Dal dischetto, Castaldo batte il portiere dei ciociari, portando subito in vantaggio gli irpini. La risposta dei padroni di casa non si fa attendere, con la traversa colpita direttamente su punizione da posizione angolata da parte di Brighenti al 12'. Neanche 40 secondi dopo, Lezzerini deve compiere un vero miracolo sul colpo di testa da corner di Ciofani. Al 20', però, a sfiorare il gol è l'Avellino con Migliorini, che con una zampata da calcio di punizione sfiora l'1-1: Bardi, però, è miracoloso, e riesce ad alzare la sfera, che accarezza la parte alta della traversa. Al 31', Dionisi va ad un passo dal pareggio, ma il suo destro a giro si stampa sul palo alla sinistra di Lezzerini, che subito dopo rimedia ad un'uscita sbagliata con una parata sul tentativo di tap-in di Ciano.
Nella ripresa, sempre dopo 4 minuti, è stavolta però Ciofani a pareggiare: l'attaccante dei ciociari trova un colpo di testa da corner che non lascia scampo a Lezzerini. Al 58', l'Avellino sfiora però l'1-2: Falasco, sugli sviluppi di un calcio di punizione, calcia verso la porta, ma Bardi compie un grande intervento ed evita il gol, senza dover intervenire invece sul sinistro dalla distanza al 66'. Sono ancora gli irpini a sciupare per due volte l'occasione del gol vittoria: nel giro di due minuti, Castaldo ci prova due volte di testa, ma prima la palla finisce di poco a lato, poi Lezzerini compie un'altra grande parata. Al Benito Stirpe finisce così 1-1, un pareggio che non può soddisfare gli uomini di Longo che, pur agganciando il Palermo in vetta a 25 punti, falliscono il sorpasso ai danni dei rosanero, che possono ora volare a +3. I ciociari devono anche sperare di non essere superati dal Venezia, a quota 24, e da Bari e Parma, appaiate a 23 punti. Terzo pareggio di fila, invece, per l'Avellino, che sale a quota 19.