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Si chiude con pareggio a reti inviolate la sfida del San Nicola fra Bari e Varese, che segnava il ritorno dei pugliesi nella serie cadetta dopo due anni di A.
Nel primo tempo nessuna delle due squadre aveva fatto vedere granchè. Qualche spunto in avanti per il Bari, specie grazie a lanci lunghi che sorprendevano la retroguardia varesotta. Gli ospiti riuscivano con qualche guizzo di Carrozza ad avvicinarsi alla porta di Lamanna, ma i cross del giocatore venivano constantemente ribattuti dalla difesa, spesso in calcio d'angolo. A parte un tiro di Nadarevic - potente ma impreciso - sul finire della frazione, non c'è granchè da ricordare.
La seconda parte di gara invece è stata decisamente più vivace: di vere occasioni da gol, per la verità, se ne sono viste poche, ma le squadre sono riuscite ad avvicinarsi alle porte di Moreau e Lamanna. Soprattutto il secondo è stato impegnato, in più occasioni. I pericoli sono arrivati dai piedi di Nadarevic e soprattutto, nell'ultimo quarto d'ora di gioco, di De Luca, fino a quel momento invisibile.
Se i padroni di casa hanno giocato puntando molto sui lanci lunghi, con buone prove da parte di Kopunek e Forestieri, gli ospiti si sono affidati maggiormente al fraseggio e alla spinta sulle fasce. I gol, appunto, non sono arrivati, ma quando le squadre si sono allungate, sul finire della gara, le difese si sono fatte trovare pronte. Soprattuto i difensori centrali, da una parte e dall'altra, hanno, più di una volta, tolto le castagne dal fuoco.
Forse dal Bari, retrocesso dalla A, ci si poteva aspettare qualcosa di più. Il Varese d'altro canto non ha sfigurato, mostrando delle potenzialità che andranno però perfezionate. Entrambi gli allenatori, Torrente e Carbone, hanno dunque molto lavoro davanti a loro, e tutto un campionato per portarlo a compimento.
