Cosenza-Salernitana rievoca ricordi memorabili e indelebili soprattutto per i colori rossoblù. Uno su tutti è lo spareggio salvezza del 26 giugno 1991 in quel di Pescara: a spuntarla furono i cosentini con la rete del mitico Gigi Marulla. Le due squadre si sono affrontate, al “San Vito” ben quaranta volte. Diciannove sono le vittorie dei Silani, quindici i pareggi e sei le vittorie granata.
COSENZA – E’ stato raggiunto l’apice (forse). E’ stata scalata la montagna, piena di rischi e minacce che potevano far precipitare nel vuoto una squadra solidissima su tutti i fronti. Potevano, infatti… Ma non è accaduto. Nel bel mezzo della nebbia il branco di lupi si è fatto strada, azzannando i Leoni Alati nel momento propizio. All’ottantesimo, in contropiede, Baez serve un pallone teso per il solitario D’Orazio che conclude incrociando il mancino rasoterra. Ancora una volta le scelte dalla panchina risultano determinanti e in quest’occasione regalano giustamente i tre punti. Infatti, dieci minuti prima della rete, Braglia sostituisce Tutino (una saetta imprendibile nel primo tempo) proprio per l’uruguayano con la casacca numero 32. Ma è stato un match giocato a meraviglia dai rossoblù, i quali potevano essere beffati per l’ennesima volta dalla dea bendata: al 34’ Bruccini fa tremare la traversa di Vicario con un bolide dalla distanza e al 45’ Maniero stampa due volte il montante da pochi passi. Però la volontà, la convinzione e la fame di successo hanno prevalso, anche contro la ventura avversa. Con questo risultato i cosentini ottengono la quarta vittoria in campionato ed aggiungono un altro tassello per il prosieguo del cammino verso un unico obiettivo: la salvezza. Poi se oltre alla matematica conferma in B giungerà qualcos’altro sarà certamente una meritata soddisfazione per un gruppo fantastico. Chi vivrà vedrà…
Contro la Salernitana il tecnico toscano ha un dubbio sostanziale: 3-5-2 o 4-3-3? Nel primo caso verrebbe riconfermata la formazione scesa in campo al “Penzo.” L’imprevedibilità e la mobilità del tridente Tutino-Maniero-Baez, però, è come una lampadina che si è accesa nella mente dell’esperto allenatore. L’unica controindicazione è l’inferiorità numerica a centrocampo vista la robusta e pesante mediana a cinque che (probabilmente) schiererà mister Gregucci. Palmiero, Bruccini e Mungo andrebbero in sofferenza e la manovra offensiva potrebbe risentirne. Anche se i dodici mila supporter rossoblù circa, che saranno presenti sugli spalti del “Marulla”, daranno una marcia in più ai propri beniamini al di là delle questioni prettamente tattiche.
PROBABILE FORMAZIONE: (3-5-2) – Perina; Idda, Dermaku, Legittimo; Corsi, Garritano, Palmiero, Bruccini, D’Orazio; Maniero, Tutino;
SALERNITANA – Lo zero nella casella delle vittorie lontano dallo stadio “Arechi” è un deficit da colmare al più presto per una squadra che punta a lottare per i playoff. Se poi aggiungiamo il momento mentale negativo che stanno attraversando i giocatori l’impresa si fa ancora più complicata visto il momento di grazie che vive il Cosenza. Inevitabili le dimissioni di Colantuono dopo la cocente sconfitta per 3-2 in casa del Carpi. Come suo successore è stato scelto Gregucci e l’inversione di tendenza si è potuta osservare nel match vittorioso contro il Foggia di domenica scorsa. Ma le lacune e i problemi non si risolvono soltanto con un risultato positivo, serve dare continuità ad essi. E’ necessario scovare nuove idee di gioco, convinzioni e una quadratura del cerchio che è mancata per lunghi tratti in questo girone di andata. Perché le individualità di categoria ci sono: Migliorini, Gigliotti, Di Tacchio, Di Gennaro, Bocalon e Rosina; Per quest’ultimo, sarà un incontro speciale data l’origine cosentina: nato a Belvedere Marittimo, la sua carriera parla da sé e gli elogi sarebbero vani per un centravanti del suo spessore.
Mister Gregucci sembrerebbe indirizzato verso il 3-4-3 di stampo “colantuoniano” con il tridente composto da Rosina-Bocalon-Jallow. Ma non è da escludere la possibilità che viri sul 3-5-2 per dare stabilità alla squadra e superiorità numerica a centrocampo. Con entrambi gli schieramenti l’unico riparto intoccabile è la retroguardia: Migliorini, Schiavi e Gigliotti sono titolari inamovibili in virtù della loro esperienza.
PROBABILE FORMAZIONE: (3-4-3) – Micai; Migliorini, Schiavi, Gigliotti; Pucino, Akpa Akpro, Di Tacchio, Vitale; Rosina, Bocalon, Jallow;
Articolo a cura di Fabrizio Frasca