Serie B, la presentazione di Crotone-Cosenza

Pubblicato il 23 novembre 2018 alle 19:11:56
Categoria: Serie B
Autore: Redazione Datasport

Con lucida follia la zona centro-nord della Calabria attende quel fatidico ventisei novembre, giorno in cui i destini di Crotone e Cosenza si incroceranno. Perché, seppur con meno storia degli altri classici match della regione, la rivalità nell'aria si avverte eccome. Infatti, bisogna andare a ritroso di quasi sedici anni per ritrovare l'affascinante ed avvincente derby nelle cronache sportive della Serie B: nella stagione 2000/2001 i cosentini si imposero per 1-2, nel 2001/2002 bissarono il risultato del campionato precedente con un secco 0-2 sbancando per il secondo anno di fila lo "Scida". Agli inizi del nuovo millennio gli obiettivi e le ambizioni delle rispettive compagini erano diametralmente opposti; I rossoblù aspiravano ad un posizionamento di centro classifica, mentre gli squali sognavano di diventare, col tempo, una grande realtà del calcio calabrese e non solo... A volte, però, le fantasticherie diventano tangibili. Dalla futile illusione si è giunti al pragmatismo dei giorni nostri. Dove il rovescio della medaglia recita di un Cosenza che vorrebbe compiere il definitivo salto di qualità in questa categoria e di un Crotone che meriterebbe di calcare i campi della massima serie. Con uno "Scida" che raggiungerà l'ansiogena quota degli 8000 spettatori in toto - settore ospiti sold out - il piatto è servito e non resta altro che gustarlo dal vivo o comodamente sul divano di casa propria.

 

COSENZA - Il leitmotiv sul futuro di mister Braglia, per ora, si è concluso nel migliore dei modi. Quasi dieci giorni fa, il presidente Guarascio e Braglia si sono incontrati, un faccia a faccia che ha emesso il responso che la maggior parte dei supporter si aspettava: niente panico, il progetto continua (ad interim) sotto la guida scrupolosa e meticolosa del tecnico artefice della promozione in Serie B. Soprattutto perché, a detta di pochi, in queste prime dodici giornate si son intraviste più luci che ombre. Perciò il sole continua a splendere sopra il "San Vito Marulla" e i nuvoloni carichi di intemperie son stati spazzati. Ma non del tutto... Crocevia del campionato e della permanenza dell'attuale tecnico sarà sicuramente la gara contro il Padova, diretta concorrente per la salvezza. Infatti, in caso di un passo falso contro la corazzata Crotone, Braglia avrà l'ultima carta da giocarsi per conservare il posto sulla panchina. Dovrà fare "all-in" o, presumibilmente, sarà out. Sul fronte infermeria giungono notizie alquanto confortanti: ad eccezione dello sfortunatissimo Trovato, di Perez, Capela - quest'ultimo scenderà in campo soltanto al raggiungimento del top della condizione - e Dermaku squalificato, tutti gli altri sono abili e arruolati. L'allenatore toscano pensa alla clamorosa rivoluzione del modulo da schierare: nelle ultime sedute ha provato un 4-3-3 inedito, ma intrigante al punto giusto. Come guardiano della luna non ci sarà Saracco, ma il posto se lo contenderanno Cerofolini e il resuscitato Perina; Dato in partenza nello scorso mercato estivo, è terminato ai margini del roster per decisione del mister. Soltanto le prestazioni poco convincenti dei due "pipelet" (Saracco e Cerofolini) han fatto propendere per un ricongiungimento nel gruppo di lavoro. Il quartetto difensivo vedrà, da sinistra a destra, l'impiego di Legittimo, Idda, Pascali e il capitano Corsi mentre in mediana agiranno Palmiero, Bruccini e Mungo. Davanti un tridente incantevole, composto dagli uomini più in forma del momento: Tutino a sinistra, Maniero centrale e Baez a destra. 

PROBABILE FORMAZIONE: (4-3-3) – Cerofolini; Legittimo, Idda, Pascali, Corsi; Bruccini, Palmiero, Mungo; Tutino, Maniero, Baez;

CROTONE - Non può sorridere neanche il Crotone che si ritrova invischiato nelle zone basse della graduatoria quando dovrebbe gravitare, come minimo, per l'organico in suo possesso, dalla quarta postazione in su. La decisione di applicare la penalizzazione ai danni Chievo per le plusvalenze fittizie, nel campionato corrente, ovvero stagione 2018/2019, e di confermare la Serie A per la compagine del presidente Campedelli (tre mesi di inibizione come pena) ha scosso in negativo l'ambiente pitagorico. I vertici della società, i giocatori e i tifosi si son sentiti come se fossero stati depredati di un qualcosa - la Serie A - che gli apparteneva di diritto vista la scorrettezza commessa dagli scaligeri. Invece di archiviare il caso e di concentrare le forze fisiche e mentali sul campo, gli squali, evidentemente, l'hanno avvertito più del dovuto questo torto. Ed ora, con dodici punti in altrettante giornate, quattordici gol messi a segno e diciassette incassati, devono obbligatoriamente mettere la testa fuori dal sacco per andare a conquistare la promozione. Perché, come ci insegna questa categoria, le sorprese sono una costante. Chi, in questo momento, si trova nei bassifondi, con un colpo di reni può benissimo ingranare la marcia e sprintare raggiungendo le prime posizioni a fine corsa. Magari, all'ultima curva. E' la fotografia perfetta che il Crotone spera di ritagliare a giugno. Le potenzialità ci sono, eccome: Budimir, Nalini, Trotta, Benali, Stoian, Martella e Cordaz son tutti nomi che potrebbero fare le fortune di una medio-piccola della lega maggiore. Perciò bisogna scovare l'alchimia giusta, un'identità di gioco ben definita e una maggiore solidità del reparto arretrato che fino al giro di boa son rimaste in letargo. Mister Oddo, infatti, ha nelle sue corde la vena del selezionatore e, a differenza del suo collega Stroppa- esonerato qualche settimana addietro, è capitato nel posto sbagliato al momento meno indicato - potrà imprimere la stangata decisiva alla sua squadra al fine di risalire la china. Molto probabilmente, nonostante gli illustri assenti (Benali indisponibile fino a gennaio e Nalini non al meglio fisicamente per partire dal primo minuto), il tecnico crotonese opterà per il 4-3-3 con il tridente offensivo carico a pallettoni per ferire l'avversario. A difesa dei pali tornerà Cordaz; Davanti a lui Sampirisi, Curado, Vaisanen e Valietti; A comporre il centrocampo ci saranno Rodhen, Barberis e Firenze, mentre il tridente da mille e una notte vedrà Molina, Budimir e Stoian;

PROBABILE FORMAZIONE: (4-3-3) – Cordaz; Sampirisi, Curado, Vaisanen, Valietti; Rodhen, Barberis, Firenze; Molina, Budimir, Stoian;

Articolo a cura di Fabrizio Frasca.