All’andata finì 2-0 e fu la prima vittoria in serie B di un Cosenza. Le statistiche parlano di un Foggia vincitore allo “Zaccheria” in venti occasioni su trentuno match disputati contro le sole due vittorie dei cosentini. I pareggi sono nove. Ad oggi, i lupi ed il Foggia giungono da stati di forma diametralmente opposti ma con un solo obiettivo fisso in testa: la vittoria. I rossoblù vogliono trionfare per ampliare il margine sulla zona calda della graduatoria, mentre ai rossoneri un successo in questo particolare momento della stagione farebbe da linfa vitale.
COSENZA – Braglia è stato ed è tutt’ora un uomo saggio. Infatti, aizzare migliaia di tifosi con false speranze riguardo ad un eventuale piazzamento nei playoff del Cosenza sarebbe controproducente e potrebbe spaccare l’armonia di uno spogliatoio compatto ed affiatato. Perciò, nonostante le tre vittorie consecutive, ha mantenuto il profilo basso: “Continuo a ripetere che ci dobbiamo salvare perché l’obiettivo è questo – ha affermato il tecnico nella conferenza stampa post Cosenza-Carpi – Se continueremo a vincere di sicuro non ci tireremo indietro. Sarebbe un piacere portare in alto questa squadra” – ha concluso. Eppure, esattamente un girone fa, la situazione non era così idilliaca come adesso. L’allenatore toscano era sull’orlo del baratro per la pessima partenza dei suoi e si vociferava di un suo possibile esonero. Si contavano sulle dita della mano coloro i quali erano pro Braglia. Ma la società rossoblù con fermezza gli rinnovò la fiducia. Quasi sempre prestazioni e risultati hanno viaggiato parallelamente da quel derby Crotone-Cosenza, l’inizio dell’apoteosi, fino ad oggi, ventotto febbraio 2019. Contro il Carpi, nel “Tuesday night” della 26° giornata, i silani hanno dato un’ulteriore prova della maturità acquisita. Lo dimostra il fatto che la squadra è passata in vantaggio nel momento propizio con Tutino, ha sofferto il giusto ed ha mantenuto il pallino del gioco cercando di far girare a vuoto gli avversari: un possesso palla intelligente e non sterile, orchestrato dalle geometrie perfette di Palmiero sempre più leader della mediana. In difesa l’unico ad aver patito più del dovuto è stato Capela, che si è lasciato sfuggire in velocità Arrighini e non ha marcato adeguatamente Piscitella. Così come il centrale portoghese ha meritato l’insufficienza in pagella anche Sciaudone sì è trovato un voto negativo per l’errore da matita blu in area di rigore al 94’. A salvare la vittoria, però, ci hanno pensato i guantoni e l’intuito di un insormontabile Perina che ha parato il rigore di Marsura. Se fosse terminata in parità la disputa il Carpi di Castori non avrebbe rubato nulla per le occasioni che ha avuto, ma la fortuna – questa volta – ha assistito il Cosenza. Il match che vedrà opposte Foggia e Cosenza nell’anticipo del 27° turno sarà un altro scontro in chiave salvezza. Braglia avrà a disposizione nuovamente Dermaku, assente per squalifica la scorsa giornata, e senza pensarci due volte confermerà il 4-3-3. La retroguardia difensiva sarà composta da Bittante e Legittimo sulle fasce con Dermaku e Capela centrali. Centrocampo e tridente offensivo, presumibilmente, non subiranno variazioni rispetto alla gara contro il Carpi.
PROBABILE FORMAZIONE: (4-3-3) – Perina; Bittante, Dermaku, Capela, Legittimo; Sciaudone, Palmiero, Bruccini; Baez, Litteri, Tutino;
FOGGIA – Ancora una volta l’ha ripresa Kragl. Per la seconda volta in meno di due settimane, il “panzer” tedesco – soprannominato così per la sua tenacia – ha evitato la sconfitta al suo Foggia. Contro il Benevento ha scagliato una cannonata su punizione da posizione proibitiva per la gran parte degli esseri umani e in casa dell’Ascoli, invece, ha lanciato un missile terra-aria che si è incuneato sotto l’incrocio. Due reti che assieme racchiudono potenza, eleganza e precisione nell’esecuzione. Il vortice di pareggi – cinque in altrettante gare – in cui sono piombati i Satanelli non inculca sicurezze ai tifosi: la vittoria manca dal 3-1 contro la Cremonese del 14 dicembre. In questi due mesi e mezzo le dirette concorrenti si sono rafforzate e hanno incanalato qualche successo in più sintomo che la voglia di combattere fino alla fine è presente. Anche nei pugliesi c’è quella scintilla pronta ad esplodere e a tramutarsi in tre punti alla fine delle partite. Serviranno, però, soprattutto le reti di Iemmello e Mazzeo che fin qui non hanno rispettato le aspettative. Entrambi a quota quattro gol, con leggera attenuante per l’ex Benevento che è stato infortunato per la prime sette giornate. Se le occasioni fallite dalle due punte avessero avuto maggiore fortuna lo scenario sarebbe totalmente diverso. Perciò, il Foggia dovrà riscattare il k.o. dell’andata fra le mura del “Marulla” e dare un segnale di svolta all’ambiente. Emergenza a centrocampo per mister Padalino che dovrà fare a meno di Busellato e Gerbo e molto probabilmente opterà per il 4-3-3. Il quartetto difensivo vedrà Ngawa, Billong, Martinelli e Ranieri. A centrocampo Greco, Agnelli e Deli. Nel tridente offensivo ci saranno Kragl, Mazzeo e Chiaretti.
PROBABILE FORMAZIONE: (4-3-3) – Leali; Ngawa, Billong, Martinelli, Ranieri; Agnelli, Greco, Deli; Kragl, Mazzeo, Chiaretti;
Articolo a cura di Fabrizio Frasca.