All'Atleti Azzurri di Bergamo arriva il Modena di Bergodi per accendere l'attesa sfida dal pieno sapore salvezza. Con 34 punti all'attivo i padroni di casa occupano una posizione leggermente migliore in classifica rispetto agli ospiti che inseguono a quattro lunghezze. La gara si preannuncia dunque ricca d'intensità agonistica poiché le due compagini hanno il "dente avvelenato" reduci entrambe da due sconfitte: i seriani vittime a Pescara e gli emiliani sopraffatti dal Siena. Nei lombardi sono assenti Garlini per squalifica più Sala, Regonesi, Manzoni e Momentè per infortunio. Mr. Mondonico opta per il 4-4-2 affidando l'attacco alla coppia Cocco-Torri. Numerose le defezioni nelle fila del Modena che deve rinunciare a Colucci ed Alfonso squalificati oltre che agli indisponibili Ricchi, Luisi, Ciaramitaro, Bellucci, Mazzarani, Spazzani e Greco. Bergodi sceglie il 4-3-1-2 con Pasquato a supporto dei terminali offensivi Giglioli e Stanco.
Il perfetto equilibrio caratterizza una prima fase di gioco in cui le due squadre si affrontano con buon agonismo ma la fantasia sul piano offensivo latita decisamente da ambo le parti. Solo un paio di timide occasioni per parte che non arrecano grandi pensieri ai rispettivi portieri davvero poco impegnati nel difendere le proprie porte. Gli ospiti sembrano gestire maggiormente la gara sul piano dell'intensità mentre l'AlbinoLeffe riesce solo ad affacciarsi in avanti sfruttando qualche sporadica ripartenza in contropiede ma il tutto senza mai farsi veramente del male ed il duplice fischio dell'arbitro al 45' manda i due schieramenti al riposo sul deludente risultato di 0-0.
Nel secondo tempo la musica cambia poco o nulla e gli sbadigli sugli spalti che avevano caratterizzato la prima frazione si ripetono con la stessa frequenza con cui in campo si susseguono errori ed interventi fallosi degni di una partita tra "scapoli ed ammogliati" in un campetto di periferia. Uno spettacolo, se così si può definire, davvero soporifero con l'unica emozione che arriva al 65' grazie al palo colpito da Grossi proprio un attimo prima di venire sostituito. Con i rispettivi reparti offensivi del tutto privi d'idee valide non possono che fare bella figura le difese che, attente e determinate, riescono nel non complicato compito di mantenere inviolate le proprie porte. Il triplice fischio arbitrale mette così fine alle ostilità ma soprattutto allo strazio dei coraggiosi tifosi accorsi allo stadio questa sera ed ai quali va il vero e strameritato applauso per la santa pazienza