Dopo un paio di giorni d'attesa, è arrivato il verdetto che tutti si aspettavano: c'erano pochi, pochissimi margini per il ricorso del Palermo, che infatti è stato puntualmente respinto. Risultato della finale di ritorno confermato, e con lui la promozione in Serie A del Frosinone, che può continuare a festeggiare il ritorno nella massima serie dopo un anno di purgatorio. Nella gara dello ''Stirpe'' era successo di tutto: prima il lancio di palloni in campo dalla panchina per fermare il contropiede rosanero e arginare le occasioni da rete negli ultimi sei minuti, poi l'invasione di campo dei tifosi di casa qualche secondo prima del 95'. Da qui era partito il ricorso rosanero, perchè in caso di invasione prima del fischio finale, il regolamento impone di rigiocare la partita, ma le immagini avevano poi mostrato che il signor La Penna aveva fischiato appena prima dell'ingresso in campo dei fan.
E così è nata la decisione del Giudice Sportivo, che ha rigettato il ricorso rosanero e confermato la promozione in Serie A del Frosinone, ma ha anche punito i canarini: per i laziali 25mila euro di multa e due gare a porte chiuse nel prossimo campionato. Una pena lieve, per chi ha appena conquistato la Serie A, mentre il no al ricorso scatenerà la rivoluzione promessa da Zamparini: Stellone è già stato allontanato per richiamare Tedino, che troverà in rosa pochi giocatori rispetto alla rosa che ha sfiorato la promozione in Serie A. In una recente intervista, il patron rosanero ha spiegato come, senza i milioni del paracadute-retrocessione, il Palermo sarà costretto a vendere tutti i big per sopravvivere e costruire una rosa competitiva, seppur più giovane: in lista cessioni ci sono i vari Nestorovski, La Gumina, Chochev ecc, che verosimilmente saliranno in Serie A anche senza i colori rosanero.