Sulla carta, la vittoria del Livorno era scontata: troppi i punti di differenza (7) in classifica tra i toscani e il Piacenza, troppo più forti le motivazioni in chiave playoff degli amaranto, troppo sfavorevole la serie storica (mai nella storia gli emiliani hanno vinto al Picchi). E invece la terza vittoria consecutiva del Livorno, che rappresenta la migliore striscia positiva del suo campionato, è stata la più sofferta, perché ottenuta al termine di una gara a dir poco folle e nervosa, caratterizzata da tre espulsi e sei ammoniti.
Gli schieramenti iniziali vedono il Piacenza privo del bomber Cacia (al suo posto il giovane Guerra), mentre il Livorno gioca in formazione tipo, fatta eccezione per Pieri al posto di Salviato. Nel primo tempo a condurre i giochi è il Livorno, che presidia costantemente la metà campo piacentina. Alla fine però gli uomini di Novellino non riescono a collezionare niente oltre al possesso palla: il Piacenza è ben schierato in difesa e non soffre la pressione degli amaranto. Dopo 45 minuti di sbadigli, nella ripresa le due squadre iniziano a fare sul serio. E sono gli episodi a orientare l'equilibrio della partita. Al 50' Rickler atterra Dionisi al limite dell'area e rimedia così la seconda ammonizione che lo porta dritto negli spogliatoi.
Il Livorno vuole capitalizzare la superiorità numerica ma non ci riesce, soprattutto perché tra i pali del Piacenza trova un Cassano in forma strepitosa: il portiere nega per due volte a Iori la gioia del gol (prima di piede, poi togliendo un pallone che stava per insaccarsi sotto la traversa). Il gol del Livorno è nell'aria, ma un contropiede innescato da Guerra costringe Luci a commettere un fallo da ultimo uomo: espulsione diretta e squadre in 10 contro 10. Il nervosismo è alle stelle, e il direttore di gara sceglie di sedare gli animi ammonendo quasi tutti i giocatori che si macchiano di un fallo. A 15 minuti dalla fine una discesa dell'imprendibile D'Alessandro, senza dubbio il cambio più azzeccato da Novellino, viene fermata da Anaclerio, che così rimedia il secondo giallo e finisce sotto la doccia anzitempo.
Il gol arriva all'81' con Dionisi, che approfitta di una corta respinta della difesa piacentina e di destro segna la rete del vantaggio. Il Piacenza prova a gettarsi in avanti con la forza di nervi e disperazione, ma alla fine la vittoria è dei padroni di casa, che restano agganciati al treno playoff grazie ai 56 punti conquistati fino a oggi. E sabato prossimo saranno a Padova per lo scontro che sancirà in maniera definitiva chi potrà continuare a sognare di proseguire la stagione. Gli emiliani escono sconfitti ma a testa alta dal Picchi, dove continua la loro tradizione negativa. E a 180 minuti dalla fine del torneo devono stare attenti a non inciampare un'altra volta per non restare invischiati nella palude dei playout.