In una sola parola: equilibrio. La finale di andata dei playoff che valgono la serie A tra Padova e Novara termina senza reti e rimanda ogni decisione di 72 ore. Soltanto solo dopo la gara di domenica prossima al Piola sapremo quale delle due formazioni raggiungerà il paradiso del calcio. Se dipendesse dalla cornice di pubblico, i 23mila tifosi accorsi all'Euganeo a sostenere i biancorossi di casa valgono una promozione ad honorem. Peccato che l'effetto propulsivo dura solo per i primi 20 minuti, nei quali gli uomini di Dal Canto, in formazione tipo, vanno vicini al gol con Cuffa, che dai 25 metri coglie un palo clamoroso.
Il Novara, privo degli squalificati Bertani e Morganella, stenta all'inizio a ritrovare il bandolo della matassa, ma l'ossatura della squadra di Tesser è solida e i suoi valori emergono col passare dei minuti. Al 16' Motta da distanza impossibile conclude verso la porta di Cano, costringendo il portiere patavino a fare gli straordinari. Il Novara soffre la maggiore pressione dei padroni di casa ma non ne risente eccessivamente, anzi è pronto a colpire in contropiede sempre
con Motta. A fine primo tempo l'attesissimo El Shaarawi si presenta di fronte a Ujkani dopo un triangolo in area con Cuffa, ma la sua conclusione è troppo leziosa per ingannare il numero uno dei piemontesi.
Nella ripresa l'equilibrio è ancora maggiore, soprattutto perché i ritmi si abbassano (l'indemoniato Italiano non va più a mille come nella prima frazione) e il Novara, quadrato ed ordinato a centrocampo, rende meglio ai bassi regimi. Ma le occasioni non mancano: il Padova ne colleziona tre molto importanti, due con De Paula e una con Cuffa. Ma il vero match ball capita sui piedi degli ospiti: Drascek lancia Gonzalez che si libera di Cesar e, di fronte a Cano con la porta
spalancata, scarica un bolide sul corpo del portiere. Un risultato che sulla carta premia il Novara, meglio piazzato in classifica e che potrà giocare la gara di ritorno con due risultati su tre, e con Bertani. Morganella e Ludi in più. Ma il Padova non andrà a Novara a fare la parte della vittima sacrificale. Anche perché, per quanto visto oggi, il livello tecnico delle due squadre è assolutamente equilibrato.