Migliore spot per la Serie B non ci sarebbe potuto essere: Sampdoria e Padova impattano 2-2 in un “Ferraris” stracolmo di entusiasmo grazie ai 25000 presenti. Doriani in vantaggio con Bertani a fine primo tempo, poi gran pari di Milanetto in avvio di ripresa; capitan Palombo riporta avanti la Samp, infine il colpo di testa di Schiavi chiude i conti.
Assenze pesanti per Atzori (Gastaldello, Poli, Piovaccari) e Dal Canto (Italiano) in una gara aperta da una Samp a testa bassa che rischia un rapido vantaggio, ma Pozzi scheggia la traversa su corner di Palombo al secondo minuto. Pian piano il Padova sale di tono e, mentre Pozzi cicca col sinistro un invito di Koman, con Lazarevic e Cutolo mette in crisi i difensori della Samp: in particolare il sinistro dell'ex Crotone spaventa il nazionale argentino Romero, alla prima in blucerchiato. Nel finale di tempo il vantaggio di Bertani che, dopo un sombrero su Schiavi, anticipa di forza un titubante Renzetti e fulmina Pelizzoli in uscita per il giubilo del popolo blucerchiato.
La ripresa parte col botto: Milanetto, con un bolide sotto la gradinata Nord (quella dei suoi ex tifosi genoani), batte Romero ritrovando il gol in cadetteria dopo ben 1552 giorni da quel Genoa-Pescara del 26 maggio 2007. La Samp non si perde d'animo e a riportarla in vantaggio ci pensa Palombo che fredda su punizione un immobile Pelizzoli: per il capitano, ritorno al gol in B a 3147 giorni di distanza dal timbro di Messina datato 12 gennaio 2003. Pozzi (espulso nel finale dopo un battibecco con Milanetto) sfiora il tris ma ancora la traversa si oppone alla prima firma in campionato, mentre l'incornata di Schiavi beffa una difesa doriana troppo lassista (67').
E' un pari che delude i numerosi tifosi doriani giunti allo stadio per sostenere i propri colori nell'anno del ritorno in B a vent'anni da quell'incredibile scudetto targato Vialli e Mancini. Per Dal Canto – che continua il suo personalissimo filotto positivo (ora 12 gare) nella regular season di serie B – buone indicazioni dai senior Marcolini e Milanetto, mentre al trio d'attacco occorre affinare l'intesa.