"Io non c'ero mi è stato riferito l'accaduto: la Bmw si è incastrata sotto il nostro pullman prendendo immediatamente fuoco. I giocatori hanno provato a dare una mano, una cosa veramente triste e scioccante”. Con queste parole il presidente del Torino Urbano Cairo, ha commentato ai microfoni di Radio Anch'io lo Sport in onda su Radio Uno, il terribile incidente che ha scosso il team granata, al rientro dalla trasferta di Verona.
La squadra piemontese sembra avere finalmente trovato il passo giusto nella serie cadetta: “La squadra sta entusiasmando e facendo gioire i tifosi - ha affermato Cairo - ma è ancora troppo presto, siamo solo a un quinto del campionato. Lo stesso Ventura ritiene che i ragazzi siano solo al 70 per cento della condizione”. Il Torino veniva da due deludenti stagioni, in cui la Serie A è rimasta un miraggio. Il numero uno granata prova a spiegare il cambiamento in atto in questo primo scorcio di campionato: “La retrocessione di due anni fa è stato un momento di grande rottura. Io sono voluto rimanere, anche se l'ambiente era negativo, con giocatori con il morale molto basso. Ventura voleva la squadra pronta per il ritiro e noi l'abbiamo accontentato, scegliendo gli uomini giusti per il suo gioco in fase di mercato. In questo modo siamo riusciti ad ottenere da subito un'identità di squadra”.
Il buon momento del club torinese è forse dovuto anche ad un livello qualitativo eccellente della serie cadetta: “Quest'anno in B ci sono squadre molto interessanti, piene di giovani di prospetto come il Brescia e il Pescara - sostiene il patron granata – e questo può avere stimolato i nostri ragazzi. In questo momento sono davvero contento dei risultati, ma preferisco non esaltarmi troppo, memore delle scottature del passato”.