Il Varese ha la meglio sul Vicenza per 1-0: una vittoria di misura, grazie alla marcatura di Pesoli al 19', ma che basta per spingere i lombardi a una sola lunghezza dal Novara terzo, e fermato nell'anticipo dall'Albinoleffe.
Al Franco Ossola di Varese arriva il Vicenza per dar vita ad un'attesa sfida dal sapore play-off. I lombardi, con 51 punti, occupano la quarta posizione in classifica e, reduci da un pareggio a Trieste, incalzano pericolosamente alle spalle del Novara che ristagna a quota 55 dopo la pesante sconfitta odierna contro l'AlbinoLeffe. I veneti sono sesti con 45 punti ma, galvanizzati dall'ultima vittoria proprio contro il Novara, continuano a credere e sperare nella promozione.
Sannino, che deve fare a meno di Figliomeni, Carrozza, Neto Pereira e Correa infortunati oltre allo squalificato Osuji opta per il 4-4-2 con Alemao ed Ebagua coppia d'attacco. Nel Vicenza, con gli indisponibili Misuraca e Tonucci, Maran risponde con il 3-5-2 schierando in avanti Abbruscato e Cellini.
Primo tempo avvincente e ricco di emozioni caratterizzato da continui capovolgimenti di fronte da ambo le parti.
Il Varese in particolare inizia subito forte e spinge alla ricerca del vantaggio che arriva al 19’ grazie a Pesoli che realizza di testa su cross dalla bandierina di Zecchin.
Gli ospiti non si abbattono e anzi reagiscono con grande impeto provando a stringere d’assedio i padroni di casa che sotto la prodigiosa spinta di Botta e Di Matteo soffrono non poco in fase difensiva.
Cellini però, nonostante un paio di buone occasioni, fallisce clamorosamente sottoporta la possibilità di riportare in equilibrio il risultato.
Al 41’ i lombardi sfiorano addirittura il raddoppio con Pisano su assist dalla destra di Nadarevic ma il palo nega la gioia del gol al difensore e pochi minuti dopo il duplice fischio dell’arbitro manda al riposo le due avversarie sul risultato di 1-0 in favore del Varese.
Nella ripresa il ritmo appare inizialmente meno frenetico ed il Vicenza patisce il ritrovato vigore della compagine lombarda che sostenuta dall’incessante tifo dei propri tifosi riprende a manovrare il gioco ed attaccare nella ricerca della raddoppio. Nadarevic ed Ebagua mettono in ansia la retroguardia ospite ma senza riuscire a battere nuovamente il portiere Russo.
Piano piano i veneti reagiscono e cercano di riportarsi in avanti facendo appello alla forza della disperazione: al 62’ Gavazzi ci prova con una forte conclusione da fuori che termina di poco a lato; un minuto dopo è il turno dell’evanescente Abbruscato ma Zappino non si lascia sorprendere e blocca a terra.
Il tecnico Maran al 64’ gioca la carta Tulli per lo sciupone Cellini e proprio il nuovo entrato si dimostra particolarmente pericoloso mettendosi in mostra con un paio di conclusioni che regalano i brividi al Varese: in particolare all’88’ Pesoli in area respinge il tiro dell’attaccante intervenendo in maniera dubbia (forse con un braccio) ma che l’arbitro giudica regolare.
Tutto pare andare storto agli ospiti: alle grandi proteste dei vicentini, che costano il giallo a Botta, si somma anche la clamorosa occasione mancata sottoporta da Mustacchio pochi minuti dopo che sul versante opposto il neo entrato De Luca non era incredibilmente riuscito a raddoppiare per i padroni di casa, sparando la palla fuori ad un passo dalla porta difesa da Russo.
L’assalto finale dei veneti non porta ad alcuna variazione del risultato che si fissa così sull’1-0 in favore del Varese e chiude una gara avvincente oltre che costellata da una miriade di emozioni grazie a due squadre capaci di affrontarsi a viso aperto e senza risparmiarsi mai nemmeno un istante. Gli uomini di Sannino prevalgono riuscendo a concretizzare con il gol di Pesoli la costruzione del proprio gioco. Ai Veneti invece non bastano la voglia di crederci e la forza della disperazione per riequilibrare il negativo risultato acquisito già nel primo tempo. Il Varese agguanta quindi la preziosissima vittoria e si porta ad una sola lunghezza dal Novara mentre gli ospiti restano momentaneamente ancora al sesto posto in attesa della sfida tra Reggina e Livorno.