La Serie C non trova pace: prima la terza serie ha dovuto fare i conti col basso numero di domande di ripescaggio, ammettendo solo Cavese, Imolese e Juventus B alla categoria, poi si è trovata costretta a rinviare la compilazione dei calendari e l'inizio del campionato. I calendari verranno compilati il 22 agosto, e il torneo dovrebbe iniziare la prima domenica di settembre, coi club della terza serie che stanno spingendo affinchè ci siano presto le elezioni per la presidenza della FIGC, così da dare al nostro calcio una governance. Intanto, però, la Serie C deve fare i conti con un'autentica ribellione, sancita da un comunicato dell'ex Lega Pro.
Di seguito il testo della nota: ''Tredici presidenti di altrettante squadre di Serie C, Girone C, hanno sottoscritto un documento inviato al presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, al presidente del Coni Giovanni Malagò e al commissario della FIGC Roberto Fabbricini per chiedere che, nel pieno rispetto delle regole, non vengano incluse nel campionato di terza serie quelle compagini che non hanno i requisiti previsti. ''Ci auguriamo davvero – scrivono i presidenti - che da parte della Federcalcio ci sia l’intenzione di operare ascoltando l'opinione di chi tiene in vita le società calcistiche della terza serie, vero motore di tutto il sistema. In caso contrario – concludono - saremo costretti ad agire di conseguenza con iniziative di protesta eclatanti, tra le quali anche il ritiro delle nostre squadre dal campionato''. La nota è stata firmata dai massimi dirigenti di Viterbese, Rieti, Juve Stabia, Casertana, Monopoli, Potenza, Catanzaro, Vibonese, Reggina, Trapani, Sicula Leonzio, Virtus Francavilla e Paganese, che non hanno specificato apertamente il motivo del contendere. Questa dura reazione potrebbe anche essere dovuta alle voci delle ultime ore, secondo cui il Bari di Aurelio De Laurentiis starebbe facendo pressioni affinchè vengano riaperti i termini di ripescaggio, assicurando alla società un posto in Serie C: secondo lo statuto federale, i Galletti potrebbero ripartire solo dai dilettanti, ma il presidente Malagò (secondo le indiscrezioni) avrebbe dato un parere favorevole alla richiesta. Cosa che ha fatto infuriare gli altri presidenti.