Il giudice sportivo ha squalificato per cinque mesi il tecnico della Lucchese Giancarlo Favrin dopo la testata rifilata al viceallenatore dell'Alessandria, Gaetano Mancino. Starà lontano dai campi fino al 30 giugno di quest'anno. Il tecnico è stato squalificato "per aver proferito durante la gara espressioni blasfeme, per aver invitato un proprio calciatore a 'spaccare le gambe' ad un avversario. Allontanato dall'arbitro iniziava una polemica verbale con un tesserato della squadra avversaria al culmine della quale colpiva quest'ultimo con una violenta testata al volto facendolo cadere a terra", questa la motivazione della squalifica del tecnico Favarin nel bollettino ufficiale. Squalificato per due giornate anche il viceallenatore piemontese Gaetano Mancino "per comportamento offensivo e provocatorio". Una decisione in linea con quanto si aspettava Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, che aveva parlato di violenza sconsiderata, condannando immediatamente l'episodio.
La società piemontese, ancora furiosa, ha voluto precisare attraverso un comunicato ufficiale che "non accettiamo che l’Alessandria Calcio venga infangata da dichiarazioni rilasciate a caldo da un signore che si è reso colpevole di un gesto che non ha bisogno di ulteriori commenti, ma solo di condanne. Quello che è successo nei minuti di recupero della partita di ieri è un fatto che va oltre la contesa sportiva, oltre la tensione della gara, oltre le regole del vivere civile e del rispetto che tutti gli uomini dovrebbero avere nei confronti dei propri simili. Il gesto del tecnico della Lucchese è stato di una violenza inaudita e resterà ingiustificabile, da condannare fortemente, forse non solo in ambito di giustizia sportiva".