Il Real Calepina si aggiudica lo scontro diretto con la Caronnese e condanna in maniera quasi ufficiale i varesini alla retrocessione in Eccellenza. Manca ormai solo la matematica per emettere la sentenza definitiva, ma appare ormai segnato il destino della squadra di Caronno Pertusella che, fino a poche stagioni fa, era sempre nelle posizioni di vertice. Ai bergamaschi è bastato un gol realizzato al 26’ da Zappa, anche se per la mole di occasioni costruite agli uomini di mister Capelli resta il rammarico per non aver assestato – nel finale - il colpo del k.o.
Il clima glaciale (è nevicato mezz’ora prima del calcio d’inizio) non ha certo raffreddato la voglia di giocarsela delle due formazioni che hanno dato vita a un match combattuto e vibrante per tutti i 90’ e passa di partita. Ritmi elevati sin dalle primissime battute di gioco e già al 6’ c’era la prima occasione del match. Erano gli ospiti a rendersi minacciosi con Quarena che arrivava sul fondo e metteva in mezzo per Cortesi: la mezza girata scaldava i riflessi di Indelicato che bloccava a terra. La Caronnese replicava qualche istante dopo con Austoni che mandava di poco alto. Al 9’ lo stesso Austoni non ci arrivava per poco sul bel tracciante di Gini, mentre al 15’ una sua conclusione era deviata provvidenzialmente in corner da un difensore del Calepina.
La gara si manteneva intensa e piacevole con le due squadre che lottavano su ogni pallone, rispondendo colpo su colpo, e al 19’ era l’ex bomber di Napoli e Atalanta, German Denis a provarci con una conclusione dai 20 metri che sorvolava la traversa. Ben più insidioso il tentativo di Cortesi che quasi lambiva il palo alla destra di Indelicato. Al 26’il Calepina realizzava il gol che decideva il match: Zappa era bravo a lavorare un ottimo pallone servitogli da Cortesi e all’altezza del dischetto del rigore lasciava partire un fendente che non dava scampo a Indelicato, vanamente proteso in tuffo. La Caronnese non ci stava e al 30’ la conclusione a giro di Austoni trova la grande risposta di Gherardi che smanacciava in angolo con la mano di richiamo. Il Calepina rispondeva e al 33’ si rendeva pericolosissimo con una conclusione di Quarena che sibilava il palo alla sinistra di Indelicato, con l’estremo difensore rossoblù che restava praticamente immobile pregando che la sfera non centrasse lo specchio della porta. Stesso copione al 36’ quando Chiossi trovava la deviazione di un difensore della Caronnese, sempre dal limite dell’area. Il tempo si chiudeva senza altri grossi sussulti, con la Caronnese che provava ad avanzare il baricentro della propria azione e il Calepina che si chiudeva bene, pronto a ripartire ogni volta che poteva.
La ripresa si apriva con una conclusione di Denis molto alta, e la Caronnese che cingeva d’assedio l’area bergamasca conquistando diversi calci d’angolo: su uno di questi, Corno (53’) provava il colpo di tacco sotto misura e la palla faceva letteralmente la barba al palo.
Al 62’ Cortesi aveva la palla buona per raddoppiare, ma la sua conclusione era troppo debole per creare grattacapi a Indelicato, mentre due minuti dopo proteste degli ospiti per un presunto tocco di mano in area caronnese di un difensore rossoblù: l’arbitro indicava il calcio d’angolo ma qualche dubbio c’era. La Caronnese si scopriva e inevitabilmente prestava il fianco alle ripartenze del Calepina che con Zappa prima chiamava Indelicato a un grande intervento e poi, sugli sviluppi del successivo calcio d’angolo, con Cortesi colpiva la parte alta della traversa con un bel colpo di testa. I bergamaschi legittimavano il successo con una serie di ottime occasioni: Vallisa al 74’ con una conclusione a fil di palo, mentre fra l’85’ e l’89’ Quarena e Zappa erano sfortunatissimi colpendo in altrettante circostanze i legni della porta.
Gli ultimi brividi del match li regalavano Duguet e Curci che in pieno recupero chiamavano Gherardi ad altrettante deviazioni non semplici. Per effetto dei risultati di giornata, il Calepina fa un bel balzo in avanti e si allontana momentaneamente dalle secche della zona play-out, con un margine di due punti sul Breno che occupa la 15ma posizione. Notte fonda, invece, per la Caronnese malinconicamente fanalino di coda con appena 13 punti racimolati e la consapevolezza di aver perso un’ottima occasione per rilanciarsi.
Nel prossimo turno, impegno proibitivo per il Calepina che ospiterà fra le mura amiche la capolista Lumezzane, in cerca di riscatto dopo l’inopinata sconfitta con la Casatese mentre la Caronnese sarà impegnata nella tana del Villa Valle in quella che, probabilmente, sarà l’ultima chiamata per la salvezza.
a cura di Francesco Montanino