I dirigenti del Chieti hanno incontrato problemi logistici in maniera quotidiana e con il numero dei giocatori dall’inizio del campionato serie D (girone F). Il 23 novembre alcuni teatini – in prognosi riservata – sono, di conseguenza, out: Brugaletta, Milizia e Mazzolli.
Il Chieti ha provato già a chiudere per qualche rinforzo alla squadra dove serviva. Il calciomercato si riaprirà ufficialmente il 2 dicembre prossimo, ma il Chieti si trovava in difficoltà non bilanciando bene il numero dei giocatori in campo con quelli in panchina. Antonio Meola (classe ’90) è stato accolto dalla squadra del Chieti la settimana scorsa e l’esordiente ha giocato bene quasi tutto l’incontro del 23 novembre. Debutto in campo, nella partita del 23 novembre sia per l’allenatore di Trani Giuseppe Di Meo, detto “Pino”, sia per lo stesso Meola. Durante il calciomercato il Chieti cercherà nuovi difensori e qualche innesto in avanti, ma ne parleremo meglio più avanti, malgrado ci siano state alcune indiscrezioni e/o alcuni accordi saltati.
Il match del 23 novembre del Chieti “in casa” si è disputato presso lo Stadio Comunale di Ortona per ristrutturazione dell’ «Angelini». I teatini girano tutto l’Abruzzo pur di giocare con passione (sono stati anche ex-ospiti “in casa” a Pineto e Città Sant’Angelo). La compagine del Chieti si è scontrata con il Campobasso. Nella tredicesima giornata il Chieti avrebbe avuto bisogno di una vittoria, dopo aver cumulato sei pareggi. L’attuale tecnico neroverde è stato a braccia conserte tutta la partita dando segnali precisi ai propri ragazzi con gli sguardi. I tifosi del Campobasso non ci sono stati all’interno dello stadio perché gli è stata vietata la trasferta per questo incontro per ragioni di sicurezza. Inoltre si scopre solo a fine partita che il Campobasso non ha concesso interviste alle TV locali perché ha dichiarato silenzio stampa. Mirko Cudini – allenatore del Campobasso – ha trovato il proprio equilibrio durante la partita scorsa, urlando a squarciagola ai propri blu-rossi, muovendo le braccia e stringendo il proprio cronografo. Lo studio a vicenda delle due compagini è avvenuto soprattutto nel primo tempo, finito in pareggio dopo un minuto di recupero. Traini era il bomber più temuto dalla squadra avversaria nello scorso match. Nella prima mezz’ora è stato sempre a terra sul campo: tra i molisani se non lo ha marcato Dalmazzi, lo ha fatto Menna. L’arbitro non ha mai ammonito. Poi non è accaduto nulla di rilevante fino agli ultimi minuti prima del fischio della fine del primo tempo. I teatini si sono trovati vicini alla porta molisana con un corner a loro favore. Poco prima di tirare, tra la mischia e il nervosismo, “uscito” fuori Fantauzzi il quale era caduto a terra per le spinte subìte dagli avversari. Il difensore suddetto aveva richiesto tale intervento di supervisione, rosso in viso. L’arbitro non ha fatto nulla e qualche rosso-blu gli ha passato una mano sulla testa, forse per delle scuse amichevoli. Il Campobasso aveva smorzato la tensione prima della fine del primo tempo quasi in maniera molto scaltra. Nulla da ridire nei due minuti successivi e supervisionati, sempre nella fine del primo tempo: corner eseguito, la palla in mezzo viene conquistata prima da una squadra poi dall’altra; i batti e ribatti hanno mandato la palla fuori con l’intervento di Cogliati. Finito primo tempo con un minuto di recupero, poi riposo.
Nel secondo tempo, dopo i primi dieci minuti di ripresa, Alessandro ha gelato i teatini con un bel tocco dopo il cross di Zammarchi trovando la porta vuota; non si sa cosa volesse fare Camerlengo da tutt’altra parte. Alessandro ci prendeva gusto e non si è fermato più appena dopo il proprio gol; al 35’ il giocatore vien cambiato da Cudini, ma è troppo tardi perché, durante una rimessa di palla a centrocampo, ha offeso alcuni neroverdi (non si è capito cosa avesse detto). Il molisano Alessandro ha avuto il tempo di uscire dal campo, e, mentre faceva il cambio voluto dal proprio mister, l’arbitro ha ammonito lo stesso giocatore per turpiloquio durante la partita. Camerlengo, dopo questa distrazione, ha parato tutti gli attacchi in porta, non facendosi sfuggire nessuna palla. Per il Chieti non c’è stato alcun modo di pareggiare, pur avendo alcune buone occasioni per farlo, malgrado il possesso palla sia stato in misura maggiore dei neroverdi. Sfortuna o sorte?
Di Meo, tecnico neroverde attuale, ha dichiarato “a caldo” di averle provate tutte, ma è ancora presto per dare un giudizio definitivo sulla compagine teatina la quale avrà una nuova rosa nei mesi prossimi. Il Campobasso non ha giocato al meglio delle proprie possibilità, ma è stato scaltro nell’approfittare delle distrazioni del gioco avversario, trasformandole in azione-gol. I rosso-blu avevano pareggiato nella scorsa giornata con il Fiuggi, mentre i teatini erano usciti sconfitti anche dal match contro i ciociari precedentemente. Il Chieti resta in zona play-out con cinque sconfitte. Nella prossima giornata il Chieti dovrà incontrare il Notaresco di Vagnoni che, dall’inizio del campionato (quest’ultima squadra ha vinto senza soste, pareggiando solo col Montegiorgio) è in cima in classifica con 34 punti e 11 vittorie all’occhiello. Non è mai stato ricordato un campionato così del Notaresco il quale rappresenta una realtà paesana di quasi settemila anime. Il Chieti dovrà impegnarsi ancora di più contro il Notaresco la prossima giornata di campionato.
Katiuscia Lalla