Allo Stadio Comunale di Ortona la rosa teatina viene rafforzata sulle fasce laterali di sinistra grazie ai recenti acquisti sul calciomercato: il 7 dicembre hanno esordito in campo con la maglia neroverde Franchi, Bruno, Energe (ha giocato per mezz’ora di partita entrando al 40’ del primo tempo, cambiato poi dall’allenatore Di Meo con Bruni perché sembrato non ambientato ancora nella nuova squadra), Di Cillo e Chiochia. Assente Venneri per infortunio in questa partita. Non vestiranno più la maglia del Chieti in questo campionato Marzola (accolto dall’Inveruno) e Bruschi che andrà a giocare nel Vado. Indiscrezioni degli addetti ai lavori sostengono che l’esterno Banegas – il quale era nel Francavilla – sarebbe stato richiesto da Di Meo e ieri stava a guardare la partita tra il pubblico. L’allenatore di origine siciliane non conferma quest’ultima scelta di calciomercato nelle interviste del post-partita dell’anticipo di sabato scorso. Anche Traini sembra sia stato corteggiato da altre Società per cui, forse, cambierà maglia.
LA PARTITA, STADIO COMUNALE DI ORTONA (CHIETI) – Il Chieti parte come sempre in quarta con due attacchi di Traini non andati in porto. Nel primo quarto d’ora di gioco Michael Traini cade a terra, dopo un fallo di mano del marchigiano Marini, e reclama un rigore. L’arbitro Crescenti di Trapani lascia, invece, proseguire la partita. Trillini manda in campo Errico in appoggio a Sapucci in quanto Sergio Cruz Pereira è stato squalificato nel precedente incontro. La Jesina viene da una prova spettacolare nella scorsa giornata (il 1mo dicembre) terminata a proprio favore contro il Fiuggi (5 a 1), pur non essendo una squadra strutturata come gli avversari neroverdi. Sul chiudersi del calciomercato e del girone di andata, il Chieti rasenta la cattiveria giocando con il cuore. Dopo neanche mezz’ora Di Cillo, ex Milano city, intercetta la palla dopo un corner e crossa verso Franchi che firma il primo gol a favore della squadra neroverde che lo ha appena accolta (27’ pt). La presenza dei calciatori “neo-acquisiti” in casa neroverde danno sollievo al gioco dei teatini che sviluppano un gioco più snello sulle fasce laterali. Il Chieti attacca nel primo tempo con il 4-2-3-1. Di Cillo , pur avendo fatto un ottimo esordio in campo con la maglia neroverde, è costretto ad uscire per un problema muscolare. Dopo il primo gol, non succede più nulla fino alla fine del secondo tempo, durante il quale Di Meo cambia schieramento con il 4-3-3 appena la Jesina accenna a reagire per vincere. Entrambe le squadre hanno giocato per la salvezza; non si possono fare sconti per nessuna delle due compagini. Nel secondo tempo i leoncelli riprendono fiducia dal discorso del proprio mister e svolgono un’altra partita diversa dal primo tempo. In meno di venti minuti il Chieti compie gli stessi errori che ha commesso durante il campionato di andata – che sta oltretutto per volgersi al termine – : distrazioni da matita rossa, palle inattive e spazi in avanti da riempire anche in zona rossa. La Jesina approfitta del “blackout” dei teatini: il gol di Barchiesi al 19’ del secondo tempo incattivisce la tifoseria neroverde presente in numero massiccio, nell’anticipo di sabato; Villanova riesce a raddoppiare grazie al cross di Sapucci fuori dal dischetto (22’ st). La partita non è ancora conclusa. All’86’ il capitan Ricci riapre la speranza di un Chieti sorpreso dal loro stesso calo in campo: con un colpo di testa compie una parabola su passaggio di Mazzolli (il Chieti non lo cederà a nessuno, per adesso). Brugaletta (al 93’), nei minuti di recupero, firma il tris della salvezza di casa neroverde, grazie al cross pulito di Fantauzzi fuori dal dischetto. Tripudio per la tifoseria neroverde.
Il punto - Il Chieti non aveva visto una vittoria dal 15 settembre a Porto Sant’Elpidio. Ci voleva in casa teatina Giuseppe Di Meo, detto Pino, per vedere un Chieti che ha giocato con più “cattiveria” oltre il cuore. Intanto calciomercato continua a muovere le proprie pedine. La Vastese sembra avere meno rinforzi e incassa un poker dal Matelica nella giornata di domenica (8 dicembre). Lo stesso tecnico neroverde, a fine partita, abbraccia per gratitudine, durante le interviste del post-partita, l’allenatore della Jesina Sauro Trillini. Pino Di Meo era stato da giovane un giocatore allenato da quest’ultimo, l’allenatore dei leoncelli afferma a tal proposito: «L’ho avuto come calciatore e sono molto legato a lui, ma … sono inca.. per com’è andata la partita!». La controrimonta del Chieti, comunque, è un boccone amaro per l’ex maestro Trillini il quale pensava che la propria squadra fosse stata superiore sul piano psicologico. Il Chieti non può preoccuparsi di crogiolarsi a lungo con l’ultima vittoria: incontrerà il Tolentino nella prossima giornata.
Katiuscia Lalla