Undici vittorie, tre pareggi e tre sole sconfitte: è questo il grande cammino tenuto fin qui dal Rieti, che con 36 punti si è laureato campione d'inverno nel gruppo G. I reatini, trainati dai gol di Scotto e Marcheggiani, hanno un solo punto di vantaggio sui diretti inseguitori del Monterosi e nel girone di ritorno avranno quattro scontri diretti in trasferta, ma mister Fabrizio Paris può comunque dirsi soddisfatto di questa prima parte di stagione.
- Si aspettava di chiudere l'andata davanti a tutti?
"Uno non si aspetta mai di essere davanti, anche se cerca di fare bene. Siamo consapevoli della nostra forza, ma essere in testa a metà stagione significa che abbiamo fatto un grande lavoro. Speriamo di proseguire su questa strada".
- Qual è stato, secondo lei, il momento chiave di questo girone di andata?
"Sicuramente il recupero infrasettimanale a Sansepolcro: è stato un momento importante, perchè eravamo dietro e vincendo quella gara ci siamo avvicinati di molto alla capolista. Poi siamo passati in testa".
- La partita più bella che avete fin qui disputato?
"Ne abbiamo fatte diverse, ma secondo me la più bella è stata quella contro il Muravera (6-0 alla quindicesima giornata, nda)".
- Chi teme di più come antagonista in ottica promozione?
"Ci sono tre-quattro squadre molto attrezzate che hanno investito tanto: direi Monterosi, L'Aquila, Arzachena e Albalonga".
- Per concludere: un commento sulle situazioni che stanno vivendo a Sassari, sponda Torres, e a Foligno?
"Purtroppo il calcio sta diventando sempre di più un ambiente particolare, dove puoi incappare in società non affidabili. Mi dispiace molto perchè sono due piazze molto importanti: sia Foligno che Sassari sono due realtà storiche, due squadre che hanno sempre disputato categorie superiori. Sfortunatamente, nel nostro sport, capitano queste situazioni: rovinano quello che è il bello del gioco".