Tre pareggi (Portici, Palmese e Troina) una sconfitta (Nocerina), una vittoria (Rotonda) e nel mezzo il cambio al timone con l’arrivo di Marra: un bilancio positivo per il Castrovillari, compagine neopromossa e con l’obiettivo primario di mantenere la Serie D. Perciò, l’esonero di Ferraro, dopo i tre punti ottenuti in altrettante gare è stato interpretato dalla piazza come una condanna troppo severa e crudele. Come se la promozione conquistata meritatamente attraverso i playoff di eccellenza fosse sprofondata nel dimenticatoio. La causa che ha fatto precipitare vertiginosamente la posizione dell’ex tecnico rossonero trova un riscontro attendibile nella poca concretezza sotto porta degli attaccanti: nelle prime tre uscite, a cagione dell’assenza per infortunio del terminale offensivo Puntoriere, Ferraro è stato obbligato a cambiare modulo, passando dal 4-3-3 consolidato al 4-4-2. E non possedendo in rosa un altro centravanti di ruolo, ha adattato Gallon e Pandolfi (esterni offensivi). I due calciatori, abituati ad accentrarsi partendo dalle corsie esterne, hanno faticato abbastanza non riuscendo a trovare le geometrie esatte.
BUCO NERO – Il fondo lo si è toccato nella cocente sconfitta rimediata in casa contro la Nocerina (0-2): la squadra è scesa in campo senza un’identità precisa, con poche idee e commettendo una marea di errori individuali da cui, poi, sono scaturite le reti. Anche i leader del gruppo avevano spento l’interruttore lasciandosi trascinare nel baratro senza uscita che non presagiva nulla di buono per il turno successivo: scontro salvezza in casa del Rotonda. Per la cronaca, poi, il match è stato vinto per 2-1 dai castrovillaresi.
REDENZIONE – Come tutte le leggende che si rispettino in cui appare una Fenice, si ha l’impressione di una rinascita. Di un qualcosa di mistico e surreale che risorge dalle ceneri più forte di com’era sprofondato nell’Inferno Dantesco: la rinascita del Castrovillari risiede nella piena riabilitazione dal leggero infortunio di Puntoriere. L’attaccante classe 91, al ritorno da titolare contro il Rotonda dell’ex Pugliese, si conquista meritatamente il proscenio con un gol da rapace d’area di rigore: controllo orientato sul sinistro e fendente che si insacca all’angolino. La sua marcatura apre le danze, poi, Pandolfi a fine primo tempo fissa il parziale sul 2-0. Con l’ex Locri come punto di riferimento nel tridente offensivo, supportato da Gallon e proprio Pandolfi, la squadra acquisisce automatismi, gioca a memoria riuscendo a creare maggiori pericoli dalle parti dell’estremo difensore biancoverde Oliva. In sostanza, però, oltre ad aver risolto i problemi in fase realizzativa Marra ha apportato una fondamentale modifica allo schieramento dei lupi: se con Ferraro, nel 4-3-3, capitan Catinali veniva allineato come vertice basso di centrocampo, con mansioni di regia, con l’attuale allenatore svolge un ruolo più adatto alle sue caratteristiche. Il napoletano, infatti, incarna alla perfezione la mezzala con ottime doti in fase di interdizione e con tempi di inserimento ottimali. Infatti, in questa posizione, ha dato nuova linfa alla squadra e l’equilibrio tattico tanto cercato dall’ex tecnico è stato finalmente ritrovato.
LAVRENDI PLAYMAKER – In quest’occasione la regola “cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia” viene annullata: Marra decide di invertire Catinali e Lavrendi, con quest’ultimo in cabina di regia e i riscontri positivi sono visibili. Centrocampista classe 86, arrivato in Calabria, precisamente a Castrovillari, dopo aver attraversato lo stretto di Messina ed aver abbandonato nello spogliatoio dell’Acr Messina la casacca a strisce verticali giallorosse. Ai piedi del Pollino con la maglia numero otto e, contro il Rotonda, ha elargito doni a tutti: i suoi lanci millimetrici, tanto da far terminare la corsa del pallone sul piede preferito del compagno, e la sua intelligenza tattica hanno annebbiato gli avversari. Giocatore ringiovanito nel ruolo di frangiflutti davanti la difesa, nonostante l’età avanzata la classe rimane la stessa. Se manterrà i ritmi costanti per quasi tutto l’arco della stagione il Castrovillari potrà anche puntare ad un posto nei playoff. E’ un’affermazione decisa, ma sognare nel calcio è lecito: se i tre tenori Lomasto, Lavrendi e Puntoriere ingraneranno definitivamente la marcia il traguardo diventerà più alla portata.
Articolo a cura di Fabrizio Frasca