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L'Atalanta blocca sul 2-2 il Genoa a Marassi nella prima uscita del campionato. Il pubblico inscena una protesta contro lo sciopero dei calciatori, ma poi si gode una sfida spettacolare, con frequenti emozioni. Il punto a testa sta meglio agli ospiti: un mix di aggressività e talento che può scalare la classifica di serie A.
L'inizio del match non farebbe affatto presagire un predominio atalantino, almeno nei primi 45'. Il Genoa va in rete al primo affondo, con Miguel Veloso abile a girare con il destro l'assist di Palacio. La squadra di Colantuono, pur tramortita, ha il merito di reagire immediatamente. La rete del pari è piuttosto casuale: imperfetta la respinta di Frey sulla botta di Padoin, Maxi Moralez è il più lesto a infilare il tap-in. Il gol sgambetta i rossoblù, lenti sulla mediana e disattenti in difesa. Dopo la zampata di Palacio al 22' su cui Consigli si supera, è monologo ospite: Denis e Moralez infuriano sulla trequarti di casa e al 43' confezionano il vantaggio. L'ex Udinese difende palla e lancia l'ex Velez Sarsfield, che a tu per tu con Frey insacca il destro.
Nella ripresa l'Atalanta gioca sul velluto con i suoi palleggiatori, ma è poco cattiva sotto porta. E allora, su un innocuo pallonetto di Kucka, Lucchini colpisce di testa all'indietro servendo inavvertitamente Mesto. Il laterale accoglie il regalo e scarica il destro vincente sul primo palo per il 2-2. L'ultima mezz'ora è di marca rossoblù. Malesani inserisce Caracciolo e chiede ai suoi difensori di servirlo con palle alte: l'unica occasione per l'Airone è un cross da sinistra di Palacio, ma il colpo di testa è oltre la traversa. Gli orobici tengono il campo con determinazione e, dopo il rosso diretto al neo-entrato Birsa per un'entrata da tergo su Denis (provvedimento forse esagerato), sfiorano il tris al 96': Gabbiadini per lo stesso Denis, che in piena area cicca.
Ma va bene così a Colantuono, che toglie un punto dalla casella penalizzazione. Da rivedere il Genoa, soprattutto in zona offensiva: se Palacio si eclissa, è buio per tutti.
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