Il Milan vive la più bella nottata della sua stagione, superando 3-0 il Palermo in un match complicato solo in apparenza. Il Palermo, stranamente arrendevole, lascia giocare i palleggiatori rossoneri e subisce una pesante battuta d'arresto. Per gli uomini di Allegri comincia la rincorsa alla vetta della classifica.
In campo c'è Robinho e, almeno in quanto a dinamismo, la manovra rossonera ne trae giovamento. Finché però gli errori di appoggio abbondano, Tzorvas dorme sonni tranquilli. Il Palermo non approfitta fino in fondo della poca lucidità avversaria, e limita le sortite offensive. Eppure Mantovani e Pisano quando avanzano creano pericoli. Al 13' Cassano non sfrutta un rimpallo favorevole e calcia a lato da ottima posizione: è il primo squillo. La verve del fantasista barese, reduce dalla doppietta in Nazionale, accende i compagni. Primo tra tutti Ibrahimovic, che prende confidenza con la palla. Fino al confetto per Aquilani, che di testa appoggia per Nocerino: l'ex del match non deve far altro che insaccare a porta vuota. Al 40' è 1-0.
Sbloccato il risultato, il Milan ha vita più facile. Bonera s'inserisce perfettamente nei meccanismi dopo l'infortunio di Thiago Silva (botta alla coscia) e la retroguardia non rischia nulla. Il Palermo sta a guardare i frombolieri rossoneri e il risultato assume connotati peggiori in un attimo: al 55' Ibrahimovic inventa il filtrante per Robinho, il cui tocco sotto stende Tzorvas. E al 63' il brasiliano cede ad Abate, che dal fondo pesca Cassano a centro area: destro angolato e tris. Il duello non ha più nulla da raccontare, se non i tentativi di Ibrahimovic di entrare nel tabellino. Il portiere greco del Palermo, però, gli nega la ciliegina sulla torta.
Rosanero troppo brutti per essere veri e rossoneri concreti e spettacolari. Una serata perfetta per Allegri, considerati anche i ko di Inter e Napoli. La migliore per cominciare un mese fitto di appuntamenti, che dirà se il Milan dovrà ancora essere ritenuto il favorito nella corsa allo scudetto.