Tra pochi minuti si gioca Udinese-Atalanta, alla Dacia Arena. "Se l’Atalanta può vincere a Udine? Credo proprio di sì, ci sono le possibilità, sta disputando un campionato egregio". Sonetti, maestro del calcio italiano ed ex allenatore sia dei friulani che dei bergamaschi, risponde così su un breve pronostico e prosegue "anche se l’Udinese è squadra ostica e si è rimessa in sesto andando a vincere sul campo del Sassuolo. Non sarà semplice per i nerazzurri"
Nedo Sonetti da Piombino, classe 1941, una vita passata in panchina a dare direttive, ad insegnare tattiche e gli aspetti sani e genuini dello sport. Non è mai stato un difensivista, le sue squadre erano belle da vedere, attaccavano alte "Facevamo il pressing e l’attacco al portiere, sì davvero mi sembra un po’ di rivedere la mia Atalanta, in certi momenti. Chiaro che gli interpreti sono diversi". Quanta nostalgia nelle parole del vate laziale, e alla domanda su quale giocatore gli piace di più della dea, tira fuori un paragone pieno di romanticismo "Facile dire Gomez, che per certi versi mi ricorda Donadoni, anche se Roberto allora riusciva a concretizzare meno, il Papu nel campionato scorso ha segnato 16 gol e già si è ripetuto in queste ultime partite con reti decisive. Poi se penso invece alla difesa dico Caldara, un giovane che dimostra davvero grande personalità".Sulla partita odierana qualche battuta sui friulani "L’Udinese ha tanti stranieri, è una multinazionale. Bisogna avere tempo, è normale". Il cuore è nerazzurro e allora si torna a parlare della Dea "Ma l’Atalanta ha dimostrato di avere le carte in regola per giocarsela con chiunque - continua - Qualche elemento potrebbe essere più stanco, dipende quali scelte vorrà fare Gasperini. Sono problemi complessi, l’Europa piace molto a tutti, però bisogna saper amministrare le forze, anche se finora mi pare che l’Atalanta abbia saputo farlo più che bene".