Rivivi le emozioni di Livorno-Padova: cronaca e pagelle
Il Livorno continua la sua grande partenza, in questo campionato cadetto: supera per 3-2 il Padova e sale a sei punti, tornando imbattuto al comando della classifica con il Sassuolo. Una partita bellissima piena di occasioni da entrambe le parti, con due formazioni con un gioco decisamente offensivo. I padroni di casa trovano i gol decisivi con Emerson, Siligardi e Bernardini, mentre agli ospiti, ancora con il segno negativo in graduatoria per la penalizzazione, non bastano le marcature di De Vitis e Galli. Finale anche un po' nervoso per un presunto colpo di Cutolo su Luci, non sanzionato dall'arbitro.
Inizio subito scoppiettante del match con le due squadre che giocano a viso aperto e puntano apertamente alla vittoria. Passano appena nove minuti ed è gol, con un gran tiro di Emerson dai 30 metri per l'1-0 dei padroni di casa. Non c'è nemmeno il tempo di esultare per i toscani ed è 1-1: tiro da fuori area di De Vitis, sfortunata deviazione di Lambrughi e palla in rete. Un Cutolo ispirato permette agli ospiti di prendere in mano la partita ma, nel momento migliore, un grandissimo gol di Siligardi riporta avanti il Livorno. Sinistro al volo dal limite dell'area, su assist di Paulinho, e palla dove Anania non può arrivare. I biancoscudati sono scossi dalla rete subita e vengono chiusi nella propria metà campo, anche se non ci sono ulteriori occasioni, fino all'intervallo.
Pea inserisce Jelenic per De Vitis ed il Padova prova a prendere il mano il confronto, schiacciando la formazione di casa. Tuttavia, il Livorno si difende con ordine e non rischia mai, non disdegnando qualche contropiede. Proprio su uno di questi, arriva il terzo gol: Gemiti va via sulla sinistra e Rispoli lo ferma solamente con un fallo. Sulla seguente punizione, c'è il perfetto colpo di testa di Bernardini, su cui Anania arriva in ritardo ed è 3-1. Il Padova appare scosso, ma è Galli a rivitalizzarlo: prima costringe Mazzoni al miracolo, poi accorcia le distanze su assist di Farias. Mancano quattro minuti, che diventano dieci con i sei di recupero: c'è il tempo per un nuovo doppio miracolo del portiere amaranto su Farias e Jelenic, poi il triplice fischio fa esultare il Picchi.