Una gara da dentro o fuori, l'ultima occasione per agganciare il treno playoff e sperare di conquistare almeno il sesto posto che vale la post season. E tra Livorno e Pescara il campionato dice che saranno i toscani a lottare per la massima serie. Merito di una gara accorta, ben giocata dai toscani, costruita tutta intorno al gol vittoria che vale lo 0-1 finale e che porta la firma di Danilevicius con la collaborazione del portiere abruzzese Pinna, che devia inspiegabilmente alle sue spalle un cross innocuo del lituano.
Novellino conferma la formazione che ha sconfitto l'Atalanta sabato scorso, mentre Di Francesco è costretto a fare a meno dello squalificato Gessa, e affida il centrocampo a Verratti e Cascione. L'equilibrio della gara è rotto al 14' dal cross di Danilevicius deviato da Pinna nella propria rete: da quel momento è un monologo degli abruzzesi almeno fino al 55'. Ma il Livorno è abile a resistere
a tale pressione, e dimostra ancora una volta che la retroguardia guidata da Knezevic e Miglionico è una delle migliori di tutta la serie B. Col passare dei minuti gli abruzzesi accusano il dispendio di energie, e lasciano praterie alle scorribande degli amaranto, che vanno vicinissimi al raddoppio con Schiattarella (58') e Dionisi in due occasioni: ma sulla loro strada trtovano le mani e i piedi di Pinna, che tengono a galla i biancazzurri. A nulla serve il forcing finale.
I toscani, adesso a 53 punti, non hanno vinto dando spettacolo, sia chiaro: nel corso del primo tempo hanno creato poco, ma hanno legittimato i tre punti giocando una gara accorta, esemplare dal punto di vista tattico, nella
quale non hanno rischiato praticamente nulla. Per il Pescara una sconfitta che brucia, e non solo perché maturata a causa di un infortunio del suo portiere, ma anche per la mole di gioco e la grande pressione che per lunghi tratti di gara ha costretto i toscani nella loro metà campo. Ma alla fine il Pescara non ha quasi
mai tirato in porta: in fondo, tanto fumo e niente arrosto.