Seconda giornata di Champions League con appuntamento subito da non fallire per i nerazzurri, impegnati a Kiev con lo Shakhtar. Per l'Inter la sconfitta all'ultimo con il Real Madrid ha rappresentato una partita ben giocata ma sfortunata, i neroarancio hanno incredibilmente perso alla prima con lo Sheriff di Tiraspol
Lo Shakhtar Donetsk, dopo un inizio di assestamento, sembra aver trovato la sua forma migliore. Roberto De Zerbi lo sta confermando, con gli ultimi, ottimi risultati: 5-0 in casa del Mariupol, 3-0 alla Dinamo Kiev nella gara unica della Supercoppa d'Ucraina, 4-1 al Veres Rivne pochi giorni fa. In totale sono sette vittorie, un pareggio e una sconfitta per lo Shakhtar nel massimo campionato ucraino, in cui in questo momento la squadra occupa la seconda posizione a meno tre dalla Dinamo Kiev, campione anche l'anno scorso. Se a livello nazionale le cose vanno alla grande, secondo miglior attacco e seconda miglior difesa, in Champions League l'inizio è stato shock. Dopo aver superato gli spareggi contro il Monaco, in pochissimi potevano aspettarsi la caduta dei minatori in casa dei moldavi dello Sheriff Tiraspol, alla prima apparizione nella loro storia nel contesto della fase a gironi di Champions. E invece è arrivato un 2-0 che costringe lo Shakhtar a giocarsela con l'Inter con lo stesso numero di punti, per cercare di passare alla fase successiva. Un anno fa furono proprio gli ucraini ad essere decisivi nella debacle nerazzurra in Europa, bloccando la squadra di Conte sullo 0-0 sia a Kiev che a Milano.
È ancora viva nell'animo dell'Inter la sconfitta con il Real Madrid, giunta al termine di un match ben giocato, in cui una zampata di Rodrygo all'88esimo ha rovinato una bella prestazione. Questa trasferta giunge dopo un altro incontro complicatissimo, l'emozionante sfida di San Siro con l'Atalanta, terminata 2-2 dopo mille episodi. Il vantaggio iniziale di Lautaro è stato ribaltato dai bergamaschi, bravissimi nel periodo centrale della partita, con il prepotente ritorno del Biscione nella fase finale, concretizzatosi nel pareggio di Dzeko, ma anche dall'errore di Dimarco dagli undici metri. La squadra di Inzaghi ha fatto 20 gol nelle prime sei di campionato, l'inizio migliore di sempre nella lunga storia del club milanese, dopotutto ha segnato almeno due gol per undici partite consecutive, considerando anche la stagione precedente. Ciò che va registrata è la difesa, che di fatto ha mantenuto la porta inviolata solo alla prima con il Genoa, da allora l'Inter ha subito almeno un gol a partita nelle successive sei. I milanesi sono chiaramente favoriti per ambizioni e cifra tecnica, ma le tante energie spese in Serie A potrebbero cominciare a farsi sentire anche in Europa. E sabato c'è un altro ostacolo tosto, il Sassuolo di Dionisi.