Sic nelle parole di Sic. Ad un anno dalla scomparsa di Marco Simoncelli, ricordiamo il pilota romagnolo attraverso alcune delle sue frasi più celebri. Battute, sfottò, tanta autoironia e dichiarazioni sempre senza peli sulla lingua da cui emergono con prepotenza la simpatia e l'incontenibile vitalità di Sic.
"Il mio sogno, da quando ancora non camminavo, è uno solo: andare forte sulle moto grosse".
"Anche quest'anno ho rinnovato il contratto con la fidanzata Kate!".
"Per essere forti e essere vincenti, bisogna arrivare a prendere la bandiera a schiaffi".
"Mi stavo allenando nel cross quando mi si avvicina un tipo, mi fa un sacco di domande, mi presenta anche il figlio e poi, un attimo prima di andarsene, mi dice: 'Comunque Dovizioso va più forte!'".
"I capelli? Ogni tanto mi capita che li taglio, quando mi rompono un po' i maroni".
"Per favore, non mi chiedere dei capelli. Non so perché li porto così. Ma non li taglio: sono più famosi di me".
"Per sfinimento me li sono lasciati crescere. Tanto non ho bisogno di un parrucchiere: me li cura mia zia. Ma, Diobò, che caldo, e che fatica incastrarli nel casco! Il vantaggio è che già sono alto e mi regalano altri quattro centimetri".
"Tempo fa sono andato ad allenarmi su una pista da cross. All'ingresso il custode mi riconosce, sorride e inizia a tempestarmi di domande: 'Ma lei è Simoncelli? Il pilota famoso? Quello che corre in MotoGp?'. Rispondo tutto fiero: 'Già, sono proprio io'. E lui: 'Trenta euro!'".
"In Estonia c'erano tante ragazze 'simpatiche' ma non ho battuto chiodo".
"C'è questa leggenda che tutti i piloti, insomma, c'hanno queste gran storie con le ombrelline. Ma io non ho mai acchiappata una. Perché loro, le ombrelline, arrivano la mattina quando tu, la Madonna, sei teso da matti per la gara, e quindi non è che pensi alla gnocca, pensi alla gara. Poi quando è finita la gara che magari è andata anche bene quindi la Madonna sei gasato che magari c'hai voglia anche di far festa, le ombrelline sono già andate via, e te rimani lì".
"Per sfinimento me li sono lasciati crescere. Tanto non ho bisogno di un parrucchiere: me li cura mia zia. Ma, Diobò, che caldo, e che fatica incastrarli nel casco! Il vantaggio è che già sono alto e mi regalano altri quattro centimetri".
"Forse gli spagnoli dovrebbero giocare un po' più a carte, così almeno si rilassano. Però tira il culo a perdere anche a carte. E però io penso che gli spagnoli devono farsi un po' un esame di coscienza, e pensare che se sono dietro, se non sono lì davanti in classifica, non è per colpa mia per il sorpasso che ho fatto lì, ma perché magari devono fare un po' meno pugnette e darci un po' più di gas".
"Praticamente avevo 14 anni e andavo con lo scooterone del mio babbo su e giù per la stradina di casa. E mia mamma che faceva: "Diobò va piano, st'attento che arriva la zia su, st'attento ad andar giù". Io, frega n'casso se arriva la zia. Io andavo giù a tutto gas. E' arrivata la zia... Ho visto la sagoma bianca con la scritta rossa Opel comparire. Ho avuto la prontezza di riflessi di prenderla appieno".
"Ho deciso di prendere quella per la moto, perché volevo andare in giro con una moto più grossa di un 125 per strada. Ero tutto contento con la mia patente nuova. Dopo due giorni me l'hanno ritirata".
"La piada è il mio portafortuna, non può mancare mai: la compro precotta e me la cucino nel camper".
"Si vive di più andando cinque minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera".
"I piloti in generale si stanno tutti sui coglioni, secondo me. Diciamo l'85%".
"Adesso se mi sveglio presto tipo queste mattine che c'ho il fuso orario, ancora mi butto nel lettone dei miei, mi piace da matti".
"Io vedo anche alcuni miei amici che magari capito finito il liceo, non sanno nemmeno loro che cosa fare, se andare all'università, se lavorare. Secondo me una cosa che aiuta a vivere in modo comunque più coraggioso è avere un obiettivo. Che sia di qualsiasi tipo, di sport o di lavoro. Però Diobò se te hai nella testa un obiettivo, un qualcosa che devi raggiungere, secondo me ti aiuta ad andare avanti senza paura".