"Ho perso uno scudetto con 9 punti di vantaggio e ne ho vinto un altro con 8 di svantaggio. L'esperienza da calciatore mi insegna che non abbiamo ancora centrato l'obiettivo". Antonio Conte non si fida della serie B. Il suo Siena sta volando verso la promozione, ma il tecnico non vuole dare nulla per scontato: "E' un momento cruciale della stagione. Ho detto ai miei ragazzi che ora bisogna premere sull'acceleratore e stanno facendo qualcosa di straordinario. Siamo cresciuti molto dal punto di vista tecnico e atletico", ha spiegato ai microfoni di 'Radio Anch'io Lo Sport'.
Dal bianconero dei toscani al bianconero della Juventus. Un'ipotesi che Conte non esclude: "La prendo come prospettiva benaugurante. Quando si è parlato di Juventus, due anni fa, vinsi il campionato con il Bari. Spero che la storia si ripeta. Ora l'importante è il Siena". Otto punti in più della terza in classifica, il Novara, e un gioco spumeggiante, che raramente si ammira nel campionato cadetto: "L'idea delle quattro punte nacque tre anni fa ad Arezzo - continua Conte -. Allora avevamo bisogno di recuperare punti, era un tentativo di fare gioco senza aspettare le mosse dell'avversario. Alcune volte ha dato frutti, altre volte no. Calaiò? Io considero alla pari tutti i miei giocatori. Emanuele ha qualità tecniche, ho cercato di trasmettergli come e dove migliorare, prima giocava solo in area, ora è più completo".
Il futuro è incerto: "Con presidente e direttore non ho ancora parlato del domani, d'altra parte la promozione non è ancora stata centrata. Solo dopo penseremo a ciò che verrà", conclude il tecnico del Siena.