Sinner vince l'ATP 500 di Washington: terzo titolo in carriera

Pubblicato il 9 agosto 2021 alle 10:00
Categoria: Tennis
Autore: Matteo Pifferi

Ha ritrovato il sorriso Jannik Sinner, ed il mood giusto per diventare il più giovane vincitore di un "500". L’altoatesino ha firmato il “Citi Open”, torneo ATP 500 con un montepremi di 1.895. 290 dollari che si è concluso sui campi in cemento di Washington D.C.

In finale il 19enne di Sesto Pusteria, n.24 del ranking e quinta testa di serie, ha battuto per 75 46 75, dopo una battaglia di quasi tre ore, lo statunitense Mackenzie Mc Donald, n.107 ATP, per la prima volta in carriera approdato all’ultimo atto in un torneo del circuito maggiore. Jannik è stato bravo soprattutto a mantenere il sangue freddo contro un avversario mai domo, caricato a mille dal fatto di giocare in casa e dalla chance di vincere davanti al suo pubblico. E che ha fatto vedere un tennis di molto superiore alla sua classifica.

Tra i due non c’erano precedenti. Dopo una fase di studio il primo a provare l’allungo è stato l’altoatesino (3-1) ma l’americano ha messo a segno il contro-break con un diritto lungo linea fulminante alla quarta opportunità al termine di un quinto gioco durato 16 punti (3-2). Jannik, però, non si è perso d’animo: ha ripreso a tirare a tutto braccio come se non ci fosse un domani, ha strappato di nuovo la battuta a McDonald, stavolta a zero, e poi ha confermato il vantaggio (5-2).

Il californiano si è rifatto sotto recuperando il break al termine di uno scambio emozionante chiuso con una volée di diritto da metà campo (5-4) ma nel decimo game Jannik è arrivato comunque al doppio set-point: sul primo ha spedito la risposta di rovescio in tribuna mentre sul secondo è stato bravo McDonald a trovare la prima di servizio.

Con un doppio fallo lo statunitense ne ha concesso un terzo ed un quarto ma li ha annullati (in mezzo anche una chance per il 5 pari), così come ha fatto col quinto e col sesto prima di rimettere tutto in discussione con un diritto lungolinea impressionante (5-5) grazie al quale ha chiuso il gioco più lungo del match, durato 20 punti. Ed infatti McDonald ha pagato la fatica: nel dodicesimo game è andato sotto 0-40 ma incredibilmente ha annullato altri tre set-point all’azzurro, poi un quarto prima che Sinner riuscisse ad assicurarsi il primo parziale (7-5) all’undicesimo palla utile.

 

Nel secondo gioco della frazione decisiva McDonald ha salvato una palla-break ma non la seconda sulla quale ha sotterrato in rete la volée e Sinner, con tanto di urlo di guerra, è scappato avanti 3-0. Nel quinto game l’altoatesino ha dovuto annullare tre palle-break (le prime due consecutive) prima di salire 4-1.

L’americano, però, non ha smesso di crederci: sotto 5-2, ha annullato due match-point nell’ottavo gioco (5-3), ha messo a segno il contro-break in quello successivo e poi ha completato la rimonta (5-5). In un replay del primo set il “rosso di Sesto Pusteria” non si è scomposto più di tanto ed ha archiviato la pratica per 7-5.

Per Jannik è il terzo titolo in carriera (il primo in un “500”) su quattro finali disputate, il secondo in questa stagione dopo quello vinto all’ATP 250 Great Ocean Road Open di Melbourne a febbraio (il primo della carriera lo aveva conquistato a Sofia a fine 2020).

L’altoatesino è stato il secondo italiano a raggiungere la finale in tutte e tre le categorie di tornei (ATP 250, 500 e 1000) nella stessa stagione dopo Matteo Berrettini (che sempre quest’anno ha raggiunto anche la finale in uno Slam). Ma è stato il primo italiano a vincere a Washington: in precedenza Barazzutti (1980) e Furlan (1996) si erano fermati in semifinale.

Sul cemento americano il tennista allenato da Riccardo Piatti è tornato a vincere un match in singolare dopo quasi due mesi (l’ultimo successo risaliva al terzo turno del Roland Garros contro lo svedese Mikael Ymer). E poi non si è più fermato: entrato in gara direttamente al secondo turno battendo in due set il finlandese Emil Ruusuvuori, n.69 ATP, si è infatti ripetuto negli ottavi contro lo statunitense Sebastian Korda, n.45 del ranking (con il quale ha raggiunto le semifinali nel doppio), nei quarti contro lo statunitense Steve Johnson, n.81 del ranking, in semifinale contro l’altro americano Jenson Brooksby, n.130 ATP in gara con una wild card, ed in finale contro il terzo americano di fila, Mackenzie Mc Donald, n.107 ATP.

Da lunedì salirà al n.15 del ranking ATP, firmando un nuovo record. E non ha ancora compiuto vent’anni!