Guarda il video degli auguri in ladino di Patrizia Kostner a Carolina
"Parliamo del più e del meno. Cerchiamo di parlare di altro". Patrizia Kostner, mamma di Carolina, descrive così le sue ultime chiamate con la figlia, campionessa azzurra del pattinaggio di figura. Sono giorni tesi, i giorni che precedono la gara individuale del 19 febbraio alle Olimpiadi invernali di Sochi. Carolina rientrerà in Russia domani (16 febbraio), perché era tornata a Oberstdorf - per allenarsi meglio - subito dopo l'esibizione nel Team Event del primo giorno di gare di questi Giochi. Un'esibizione impeccabile, che lascia ben sperare per la gara di mercoledì prossimo e applaudita persino dai russi padroni di casa.
La Kostner cerca così il riscatto dopo due partecipazioni ai Giochi (a Torino 2006 e Vancouver 2010) finite tra cadute e lacrime. Ma la mamma di Carolina non si lascia intimorire, anzi: "Queste cadute devono essere finalmente archiviate, bisogna guardare avanti. Andare avanti", racconta in un'intervista a Datasport dalla Family Home di P&G a Sochi. Eppure quelle due partecipazioni ai Giochi così drammatiche avevano ferito eccome la pattinatrice azzurra, che sembrava decisa a mollare dopo le Olimpiadi in Canada.
"Era il momento sbagliato - racconta sempre Patrizia -, al massimo avrebbe potuto lasciare dopo la vittoria del Mondiale nel 2012. E' meglio dire addio dopo una vittoria, no? Carolina ama troppo pattinare, il ghiaccio è la sua vita. Per questo ha continuato". Ha continuato eccome, vincendo appunto il Mondiale nel 2012 e portando a casa un bronzo agli Europei del 2013. Ecco allora la grande sfida in Russia, dove l'azzurra è molto amata e stimata, ma dovrà fare i conti con le fortissime padrone di casa. Su tutte la 15enne Julia Lipnitskaya.
"Ci sono tanti elementi - continua Patrizia Kostner - che determinano una gara. E ci vuole anche fortuna. Carolina è preparata, deve fare la sua gara; il resto si vedrà. Quello che le posso dire è che io sarò sugli spalti a stringere i pugni e a tifare per lei".