E' Kjetil Jansrud a mettere al collo la medaglia d'oro nel Supergigante ai Giochi olimpici di Sochi. Il norvegese, già vincitore del bronzo in discesa libera, si impone con il tempo di 1'18"14. Sul podio anche lo statunitense Andrew Weibrecht, staccato di 30 centesimi, e la coppia formata dal canadese Jan Hudec e dall'americano Bode Miller, bronzo ex aequo con un ritardo di 53 centesimi dal vincitore. L'azzurro Peter Fill, ottavo, manca il podio per 18 centesimi. Subito fuori Christof Innerhofer: l'altoatesino, già vincitore di due medaglie a Sochi, esce alla seconda porta dopo 10 secondi.
Indietro gli altri italiani. Dominik Paris chiude in 16esima posizione (1'19"70) e Werner Heel in 17esima (1'19"74). Per il 28enne Jansrud si tratta della terza medaglia olimpica in carriera: oltre alle due conquistate a Sochi, aveva già vinto un argento nello slalom gigante a Vancouver 2010. Sono invece sei le medaglie vinte ai Giochi da Bode Miller, che al traguardo non riesce a trattenere le lacrime per la commozione: a 33 anni lo statunitense, tornato in pista quest'anno dopo avere saltato completamente la stagione 2013, arricchisce il suo strepitoso palmares con il terzo bronzo olimpico (dedicato al fratello recentemente scomparso) che si aggiunge all'oro vinto nella Supercombinata di Vancouver e a 3 argenti. Ancora una delusione per il norvegese Aksel Lund Svindal, settimo al traguardo e fuori dal podio per solo 9 centesimi.