La strada della fiaccola olimpica verso i Giochi di Sochi è segnata dalla tragica fatalità della morte di un tedoforo. Vadim Gorbenko, 73 anni, ex atleta e allenatore sportivo nativo di Kurgan, capoluogo della regione degli Urali, è morto per attacco di cuore al termine di 200 metri di corsa con la torcia in mano. L'uomo, dopo una breve intervista ai giornalisti, all'improvviso si è sentito male ed è deceduto subito dopo il ricovero in ospedale.
A meno di due mesi dai Giochi russi sul Mar Nero, fortemente voluti dal presidente Vladimir Putin come vetrina internazionale per il paese, e dopo diversi incidenti che ne hanno segnato il percorso, una tragedia offusca la staffetta. Nelle scorse settimane la fiaccola olimpica si è spenta almeno 44 volte nella lunga marcia attraverso l'immensa Federazione russa che ha visto anche tappe inedite come quella sulla Stazione Spaziale Internazionale. Di recente, a Kostroma un tedoforo si è ustionato le mani, mentre il 13 dicembre a Lekaterinburg il colbacco di un suo collega ha preso fuoco mentre questi correva.