Ottimista con riserva. Gustav Thoeni, pluricampione dello sci italiano, analizza le possibilità degli atleti azzurri ai Giochi invernali di Sochi 2014: “Bisogna essere ottimisti - ha spiegato l'olimpionico ai microfoni di Radio Reporter -. Ci sono le potenzialità per fare meglio di Vancouver. Il problema è il ricambio generazionale”.
“Io ho lasciato l'agonismo a 28 anni e oggi nella truppa azzurra sarei una scommessa...”, ha ironizzato Thoeni domenica, nel suo intervento al varietà sportivo “Falla girare”. In effetti, all'orizzonte dello sci alpino tricolore non si scorgono talenti in grado di emulare le gesta dell'ex campione: oro nello slalom gigante e argento nello speciale a Sapporo 1972, a soli 21 anni. Senza dimenticare il secondo posto (sempre nello slalom speciale) quattro anni dopo a Innsbruck. Medaglie che, insieme a cinque titoli mondiali, gli valsero l'ingresso nella storia insieme ai colleghi della Valanga azzurra.
Le speranze dell'ex campione, comunque, non sono solo per le buone performance degli atleti italiani, ma anche per dei Giochi sereni: “Le Olimpiadi sono sempre un momento per parlare di tutto, anche di politica - ha auspicato Thoeni -. Però bisognerebbe lasciare da parte le polemiche per far emergere solo l’aspetto sportivo e il vero spirito olimpico”.