Finisce qui, un pugno di giorni dopo la sconfitta patita con l'Italia di Antonio Conte, l'avventura di Vicente Del Bosque sulla panchina della Spagna. Il tecnico ha reso ufficiale il suo addio alla Nazionale iberica, ponendo fine alle voci delle ultime ore: "A prescindere dall'Europeo non avevo alcun dubbio sul mio futuro, non ho intenzione di rimanere come ct - ha affermato a Radiogaceta - lascerò il calcio e non so chi sarà il mio successore. Di certo c'è tanta gente preparata".
Non sarà semplice raccogliere l'eredità di Del Bosque, al timone della Roja nel ciclo più vincente della sua storia: prima il trionfo ai Mondiali in Sudafrica del 2010, poi quello nel 2012 agli Europei in Polonia e Ucraina. E in entrambe le occasioni lasciando poco spazio agli avversari: la Spagna era nettamente la Nazionale più forte. Il suo cammino è iniziato all'indomani del successo spagnolo ad Euro 2008, per concludersi dopo il ko con l'Italia, punto finale di un lento declino degli iberici, già estromessi dalla fase a gironi durante i Mondiali in Brasile.
"La mia intenzione è rispettare il contratto fino al 31 luglio, poi farò quello che dice la Federazione". Del Bosque lascia dunque il calcio: nel suo palmares da allenatore con le squadre di club (solo Real Madrid, salvo una breve parentesi con il Besiktas) ha conquistato due volte la Liga, una Supercoppa di Spagna, due Champions, una Supercoppa Europea, una Coppa Intercontinentale.