Il Wanda Metropolitano di Madrid sarà teatro della sfida amichevole tra Spagna e Portogallo, un match decisamente interessante a pochissimi giorni dall'inizio dell'Europeo. Andiamo a vedere come arrivano le due squadre al grande appuntamento
A poco meno di due settimane dall'esordio nell'Europeo 2020, la Spagna di Luis Enrique si presenta alla sfida contro il Portogallo con l'obiettivo di mettere km e benzina nelle gambe per non steccare al grande appuntamento, con la prima partita contro la Svezia in programma il 14 giugno alle ore 21.00. Il girone è alla portata ma Morata e compagni dovranno evitare di sottovalutare le altre compagini perché, oltre agli scandinavi, gli ostacoli si chiamano Polonia e Slovacchia, squadra con tante individualità ma che, in tre sfide secche, potrebbero mettere in difficoltà chiunque. Le Furie Rosse saranno prive, per la prima volta in un Europeo nella storia, di giocatori del Real Madrid: a stupire è soprattutto l'assenza di capitan Sergio Ramos, non al meglio fisicamente e quindi escluso da Luis Enrique, che ha preferito scartare anche giocatori esperti e duttili come Nacho, Lucas Vazquez e Isco. La squadra è molto giovane e in avanti ha tanta qualità con Ferran Torres, Morata, Dani Olmo e Gerad Moreno oltre a Sarabia e Traore. Stupisce l'assenza anche di Asensio, mentre in difesa c'è un mix tra giovani di talento e veterani come Azpilicueta (fresco di Champions) e Jordi Alba.
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Se la Spagna si presenta all'Europeo non tra i favori del pronostico ma con una squadra temibile, il Portogallo, al momento, appare un filo superiore ai rivali spagnoli. I campioni d'Europa in carica hanno una formazione di prim'ordine, con un mix tra talenti eccezionali ed esperti che potrebbe portare molto lontano la formazione allenata dal CT Santos. In avanti, come al solito, c'è Cristiano Ronaldo, autore di una grande stagione numericamente parlando con la maglia della Juventus. CR7 non è l'unico terminale offensivo, in quanto sono presenti anche diversi giocatori di qualità come l'ex Milan André Silva (28 gol in 32 partite di Bundesliga con la maglia dell'Eintracht Francoforte) e di Joao Felix, che al contrario ha vissuto una stagione in sordina con la maglia dell'Atletico. Bruno Fernandes, leader dello United, Diogo Jota, stella del Liverpool e Bernardo Silva, esterno punto di forza del City di Guardiola, sono altri tre nomi da tenere d'occhio e che testimoniano l'ottimo livello del parco attaccanti a disposizione del tecnico Fernando Santos. Per il Portogallo, però, l'ostacolo è rappresentato dal girone in quanto i lusitani sfideranno subito Germania (19 giugno) e Francia (23 giugno) dopo l'esordio con l'Ungheria, in programma martedì 15 giugno in quel di Budapest.
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