Sparo a ragazza, Adriano rischia incriminazione

Pubblicato il 25 dicembre 2011 alle 12:00:46
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

Si tinge di giallo l'episodio di cronaca in cui è stato coinvolto Adriano, attaccante ex Roma e Inter. A Rio de Janeiro, nella notte tra venerdì e sabato, una ragazza di 20 anni, Adriane Cyrilo Pinto, è stata colpita alla mano sinistra da uno sparo accidentalmente partito da una pistola calibro 40. Il fatto è avvenuto dentro l'automobile del giocatore del Corinthians, alla presenza di un tenente in pensione, titolare dell'arma e autista dell'Imperatore.

Le versioni sull'episodio sono totalmente discordanti: la ragazza, che per la ferita sarà nuovamente operata martedì prossimo, sostiene che sia stato proprio Adriano ad esplodere per errore il colpo. Il calciatore rigetta tutte le accuse: secondo quanto filtra dagli ambienti inquirenti, Adriano avrebbe affermato di essere stato seduto nel sedile al fianco del conducente e di aver sentito lo sparo provenire da dietro. Una volta girato il capo, avrebbe visto il sangue uscire dalla mano della giovane.

Le testimonianze sono ora al vaglio degli inquirenti, che nel frattempo hanno sequestrato l'auto, una Bmw di colore bianco, per eseguire analisi approfondite. L'ispettore del 16° distretto di polizia di Rio, Carlos Cesar Santos, ha annunciato un confronto tra i due protagonisti della vicenda nei prossimi giorni: "Tutte le dichiarazioni sono dissonanti - riporta il quotidiano brasiliano Globo Esporte -. Attendiamo le istruzioni dell'ispettore capo per capire in che modo fare chiarezza nella prossima settimana".

Decisiva potrebbe rivelarsi la testimonianza dell'autista: "L'ex tenente ha affermato di aver collocato l'arma sotto il proprio sedile e di non aver visto nessuno afferrarla da lì - aggiunge Cesar Santos -. Probabilmente è scivolata verso i sedili posteriori ed è entrata in possesso di qualcuno". Adriano ora rischia un'incriminazione per lesioni corporali colpose e il Corinthians, suo club di appartenenza, ha precisato che è pronto ad assistere legalmente l'atleta qualora ne avesse l'esigenza.